Potrebbero essere caduti in Slovenia alcuni frammenti prodotti dall’esplosione del luminoso bolide che la mattina del 28 febbraio ha attraversato il cielo sopra l’Adriatico: a fornire l’ultimo tassello per risolvere il mistero sono i dati satellitari del centro Neo (Near Earth Object) della Nasa. Gli esperti della rete Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) li hanno incrociati con le misure ottenute da foto e filmati dei testimoni oculari, riuscendo cosi’ a fornire una ricostruzione fedele dell’accaduto. Il bolide e’ stato generato da un piccolo asteroide del diametro di circa 1,5 metri che ha attraversato l’atmosfera alla velocita’ di circa 21,5 chilometri al secondo. Il ‘sasso cosmico’ proveniva dalla parte interna della Fascia principale degli asteroidi e non poteva essere scoperto prima dell’impatto con i telescopi al suolo, perche’ visibile solo nel cielo diurno. “Si e’ trattato di un evento tipo Chelyabinsk, anche se su scala molto minore”, spiegano gli esperti. Entrato rapidamente negli strati piu’ densi dell’atmosfera, il piccolo asteroide e’ esploso frammentandosi a 34,5 chilometri di quota, a circa 75 chilometri a ovest della citta’ di Zagabria in Croazia, emettendo un’energia pari a 1/50 di quella sviluppata dalla bomba atomica di Hiroshima. Tenendo conto dello stato dell’atmosfera e della velocita’ dei venti, gli esperti di Prisma stimano che i frammenti dell’asteroide potrebbero essere caduti in una regione montuosa, ma abbastanza popolata, che si trova 40 chilometri a sud-est di Lubiana, in Slovenia.
Il meteorite del 28 Febbraio tra Italia e Balcani: “è stata una mini-Chelyabinsk, frammenti caduti in Slovenia”
Astronomia, tutti i dettagli sul meteorite che il 28 Febbraio ha attraversato i cieli di Italia e Balcani
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