Naomi Seibt è una 19enne tedesca salita recentemente alla ribalta come l’”anti Greta”, in riferimento all’attivista svedese Greta Thunberg. Come Greta, è bionda, eloquente ed europea, ma lei denuncia l’”allarmismo sul clima” e definisce la coscienza climatica “un’ideologia anti-umana”. “Voglio che abbiate paura e poi voglio che agiate”, ha detto Greta al World Economic Forum di Davos. Naomi, dal canto suo, sostiene che le previsioni di conseguenze disastrose siano esagerate. In un video, dice: “Non voglio che abbiate paura. Voglio che pensiate”. Una visione totalmente opposta a quella di Greta, dunque.
Naomi (vedi foto della gallery scorrevole in alto) sostiene che il suo attivismo politico sia nato anni fa, quando ha iniziato a porre delle domande a scuola sulle politiche di immigrazione liberali della Germania. Ha detto che la reazione degli insegnanti e degli altri studenti ha rafforzato il suo scetticismo sulla corrente di pensiero principale in Germania. Recentemente ha detto che vedere i giovani unirsi alle proteste dei Fridays for Future, movimento ispirato da Greta, l’ha aiutata a stimolare la sua opposizione all’attivismo contro i cambiamenti climatici. “Mi vengono i brividi quando vedo quei giovani, soprattutto ai Fridays for Future. Urlano e gridano e sono terrorizzati. Non vogliono che il mondo finisca. Vorrei che i giovani non temessero il futuro o credessero che le generazioni precedenti stiano distruggendo il pianeta, che gli animali stiano morendo o che la natura stia morendo”, ha dichiarato Naomi.
La giovane tedesca non contesta il fatto che le emissioni di gas serra stiano riscaldando il pianeta, ma sostiene che molti scienziati e attivisti sovrastimino il loro impatto. “Non voglio convincere le persone a smettere di credere ai cambiamenti climatici antropici, affatto. Le emissioni antropiche di CO? stanno avendo un impatto così forte sul clima? Credo che sia ridicolo da credere. Oggi la scienza sui cambiamenti climatici non è affatto scienza. L’obiettivo degli scienziati del clima è incolpare l’umanità. L’allarmismo sui cambiamenti climatici nella sua essenza è un’ideologia anti-umana e ci viene detto di guardare alle nostre conquiste con senso di colpa, vergogna e disgusto, e non prende neanche in considerazione i molti grandi benefici che abbiamo raggiunto utilizzando i combustibili fossili come nostra fonte principale di energia”, sostiene. “L’uomo sovrastima il suo potere se pensa che una cannuccia di plastica può avere un effetto significativo sul clima“, ha detto la giovane intervenendo ad una manifestazione dell’AfD il 16 febbraio scorso.
Ma Naomi non ama essere definita come “anti Greta”. “Il motivo per il quale non mi piace il termine “anti Greta” è che mi suggerisce come un burattino indottrinato”, dice in un video. Alla domanda se fosse inteso come una critica a Greta, la giovane ha risposto: “Sembra un po’ cattivo, in realtà. Io non voglio metterla in imbarazzo in nessun modo”.
Oltre ai cambiamenti climatici, Naomi richiama lo scetticismo dell’estrema destra sul femminismo e sull’immigrazione. I media tedeschi la descrivono come simpatizzante dell’Alternative for Germany (AfD), il più grande partito dell’opposizione in parlamento. Naomi sostiene di non essere un membro dell’AfD, descrivendosi come una liberale.
Ma probabilmente, ciò che fa più discutere sulla sua figura è il fatto che sia stata assunta da un think tank conservatore americano, l’Arthur B. Robinson Center on Climate and Environmental Policy dell’Heartland Institute, dove lavora per comunicare il messaggio del “realismo climatico” alla sua generazione. In un video caricato dal think tank, Naomi definisce l’allarmismo climatico come qualcosa di “distopico” e le preoccupazioni legate al clima come “eco-depressione” ed “eco-ansia”. “Non lasciate che un’agenda che sta cercando di dipingervi come una sanguisuga di energia sul pianeta entri nel vostro cervello e porti via tutto il vostro spirito appassionato”, sostiene. Naomi trova l’isteria climatica particolarmente assillante in Germania e per questo vorrebbe emigrare in Usa, ha raccontato nel corso di un’intervista a un settimanale svizzero.
“Lei è una voce fantastica per i mercati liberi e per il realismo climatico”, ha detto James Taylor, direttore dell’Arthur B. Robinson Center on Climate and Environmental Policy. L’Heartland ha assunto Naomi come volto giovane della sua campagna per mettere in discussione l’idea secondo cui l’attività umana stia provocando un pericoloso riscaldamento globale. La giovane tedesca ha ammesso di ricevere “una retribuzione mensile media” dall’istituto, riporta The Sun.
Naomi ha ancora molto da fare prima di poter raggiungere il livello di attenzione globale che sta avendo Greta. Mentre l’attivista svedese conta ormai milioni di seguaci sui suoi canali social, Naomi ha poco più di 60.000 iscritti al suo canale YouTube.
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