Previsioni Meteo – Volgiamo lo sguardo in questa sede, alla possibile evoluzione del tempo nella lunghissimo periodo, ossia per l’ultima settimana di aprile e anche per la prima settimana di maggio. lo facciamo sulla base degli ultimissimi dati teleconnettivi, aggiornati di fresco, e traccianti la possibile evoluzione di massima a oltre un mese circa di distanza. Dal prospetto descrittivo, esaminando le simulazioni a lungo termine degli indici AO, NAO e PNA, appare evidente una tendenza dei primi due verso una costante neutralizzazione del segno, a dire la verità a partire già da dalla seconda decade di aprile, o in alcune fasi anche a puntate negative per tutta la seconda parte del mese; PNA oscillante tra fasi negative e neutre. Si rileva altresì una media positività degli indici AO e NAO e ciò tra qualche giorno, seconda parte della prima decade, ma in calo già verso fine decade. Una oscillazione artica neutra negativa è una oscillazione Nord Atlantica anch’essa mediamente neutra o con qualche puntata negativa, sono chiara espressione di una corda zonale tutt’altro che tesa, anzi in palese, progressivo rallentamento. Con una circolazione atlantica rilassata, l’anticiclone oceanico, ha certamente più opportunità di stazionare nella sua sede più naturale, al più spingendosi verso i settori occidentali europei, come pure pare probabile, per via di un modellamento della SST Atlantiche predisponente in questo senso.
Insomma, dalle varie indagini da noi condotte, il quadro barico di massima più ricorrente che potrebbe prendere piede già dalla seconda decade di aprile, ma ancor più nel corso della terza e fino anche alla prima settimana di maggio, dovrebbe essere quello rappresentato nell’immagine in evidenza ossia: alta pressione Oceanica su Ovest del continente e con propensione a promontori meridiani verso le alte latitudini; Mediterraneo, specie centro-occidentale, talvolta anche protetto dal bordo orientale anticiclonico, ma più spesso al margine della protezione di alta e, pertanto, parecchio esposto a circolazione settentrionale più fresca e instabile, non escluso a tratti anche fredda con ultimi colpi di coda invernali tardivi. Questo contesto barico di stampo più invernale che primaverile, potrebbe portare ad anomalie termiche più negative che positive, per il contesto mediterraneo centrale e italiano, secondo quanto evidenziato nella seconda immagine.
La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare i parametri teleconnettivi aggiornando periodicamente la tendenza del tempo nel medio-lungo termine.
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