Il forte terremoto che ha colpito Zagabria stamane ha aumentato la paura e la tensione nella capitale croata, gia’ in quarantena quasi totale per la pandemia del coronavirus. Dopo le due forti scosse, di magnitudo 5.5 alle 6.24 e magnitudo 5.0 alle 7.01, la popolazione è uscita in massa nelle strade e nei parchi della città. Da alcuni giorni è obbligatoria la distanza interpersonale di almeno due metri, ma oggi questa misura viene rispettata solo in parte. In molti si sono chiusi da ore nelle loro automobili per evitare di stare a casa e dalla notte scorsa è peggiorata anche la situazione meteorologica, con la colonnina di mercurio scesa di circa 10 gradi rispetto a ieri e c’è grande preoccupazione perchè da stasera arriverà il gelo. Domani sono attesi -4°C, e da Martedì a Giovedì nevicherà ininterrottamente sulla città.
Intanto alle 8.30 di stamattina si sono riuniti i vertici istituzionali del Paese (presidente, premier, alcuni ministri, presidente del Parlamento e sindaco di Zagabria). Il primo ministro Andrej Plenkovic ha invitato la popolazione alla calma e a rispettare le istruzioni della protezione civile: sia sul rischio di ulteriori scosse di terremoto, sia sul fronte del virus. “Bisogna mantenere la calma e rispettare le regole – ha detto -. Ce la faremo”
Il violento terremoto ha provocato il crollo parziale di una delle due guglie della cattedrale di Zagabria, uno dei simboli piu’ conosciuti della capitale del Paese. La guglia è caduta sul tetto della sede arcivescovile, che ha subito danni maggiori della stessa chiesa. All’interno della cattedrale è scoppiato anche un piccolo incendio, subito domato. “La sede arcivescovile è molto danneggiata, nella cattedrale non è permesso entrare, stiamo aspettando gli ingegneri per una loro prima verifica, siamo in stato di shock totale“, ha detto il rettore della cattedrale di Zagabria, mons. Josip Kuhtic. La cattedrale di Zagabria, dedicata all’Assunzione di Maria ed ai due re santi Stefano I e Ladislao I, è il luogo di culto piu’ alto del Paese: 108 metri incluse le guglie. L’edificio è stato completamente ricostruito in stile neogotico alla fine dell’800, dopo che la cattedrale precedente fu distrutta dal terremoto del 1880.
Danneggiato dal terremoto anche l’edificio del parlamento croato a Gornji Grad, nella storica “Città alta” della Capitale. Ma i danni più gravi si sono verificati all’Ospedale, che è stato evacuato dopo aver subito gravi danni. Particolarmente colpita l’ala di ginecologia e neonatologia, con gli Ultras della Dinamo Zagabria che hanno collaborato con l’esercito per trasportare le cullette termiche con i neonati dentro un mezzo militare per garantire loro la sicurezza.
Diverse abitazioni sono state danneggiate, come testimoniato dai calcinacci per le strade, ma al momento non e’ stato ancora reso noto un bilancio complessivo. Secondo Hrt anche lo stadio Maksimir, sede del club di calcio della Dinamo Zagabria e teatro delle partite casalinghe della nazionale croata, ha subito alcuni danni, come il crollo di alcune piccole parti di cemento.
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Terremoto Zagabria, gli Ultras della Dinamo collaborano con l’esercito per l’evacuazione dell’Ospedale neonatale [VIDEO]
Il terremoto di stamattina è stato il più forte degli ultimi 140 anni. Lo ha affermato il primo ministro croato Andrej Plenkovic, dopo un primo sopralluogo nella città. “La magnitudo del terremoto è stata di circa 5.5, secondo la scala di classificazione Richter, il che significa che è stato il piu’ forte degli ultimi 140 anni“, ha detto Plenkovic, aggiungendo che l’Esercito e i servizi di emergenza del paese sono al lavoro per valutare i danni a cose e persone. “A questo punto, è evidente che ci sono molti danni agli edifici. Invitiamo tutti i cittadini a prestare attenzione. Raccomanderemo che la maggior parte dei concittadini, non importa quanto freddo faccia, si ritrovino di fronte ai loro edifici“, ha aggiunto che ha ricordato come il paese sia di fronte a due situazioni di crisi: il sisma da una parte e l’epidemia da coronavirus. “Abbiamo due situazioni di crisi che sono contraddittorie. Chiediamo a tutti i cittadini di ascoltare attentamente le istruzioni del quartier generale“, ha spiegato il premier croato invitando il paese all’unità.
Anche il presidente croato Zoran Milanovic, ha invitato la popolazione a seguire le indicazioni della Protezione civile.
Molte persone sono rimaste ferite, tra cui un ragazzo di 15 anni che sembrava morto ma per fortuna è stato rianimato e al momento versa in condizioni gravissime al pronto soccorso pediatrico cittadino. I vigili del fuoco della capitale croata hanno confermato “che alcune persone si trovano sotto le macerie” degli edifici crollati, secondo quanto riportato dall’agenzia Hina.
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E’ stata inoltre segnalata un’interruzione dell’energia elettrica in alcune aree residenziali. Il rappresentante dell’Istituto geofisico della Facoltà delle scienze naturali di Zagabria Marijan Herak ha affermato che “si è trattato di un terremoto forte, ma più debole di quello che ci ha colpiti nel 1880“. Herak ha detto che “molto probabilmente questa è stata la scossa principale, ma non possiamo in nessun modo saperlo in anticipio“. Herak ha inoltre dichiarato che “sicuramente ci saranno altre scosse nel corso del prossimo mese, tra cui alcune che si sentiranno come quella di oggi“. Per fortuna stamattina le scosse sono state due: se la faglia avesse rilasciato la stessa energia in un solo evento sismico, sarebbe stato di magnitudo tale da provocare una catastrofe.
Terremoto Zagabria, Fedriga: “la Croazia può contare sul Friuli Venezia Giulia, sincera amicizia e supporto con competenze”
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha espresso la sua “vicinanza al popolo croato a seguito delle due scosse di terremoto che si sono verificate oggi a Zagabria”. “Il sisma che ha colpito la Croazia – sottolinea Fedriga in una nota – aggiunge una calamita’ alla gia’ difficile situazione conseguente alla pandemia del coronavirus, segnando una nuova dura prova per la popolazione. Nella speranza che l’impatto del terremoto si riveli il piu’ contenuto possibile, il governo di Zagabria sappia fin da subito di poter contare sulla nostra piu’ profonda e sincera amicizia e sul supporto che potremo fornire con le specifiche competenze maturate nella gestione di eventi di tale portata”.
Terremoto Zagabria, Centrale Nucleare di Krško in piena sicurezza
Nessun segnale anomalo dalla centrale nucleare di Krško (Slovenia) – che continua a operare a pieno regime – relativamente al terremoto di questa mattina nei pressi di Zagabria (Croazia). Lo conferma anche l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) del Fvg, riportando una comunicazione dell’Agenzia per la sicurezza nucleare della Repubblica slovena (Snsa) che segnala che non è stata rilevata alcuna anomalia alla centrale nucleare di Krško.