Astronomia, domani tutti col naso all’insù per salutare Bepi Colombo: “ciao Terra”, continua il lungo viaggio verso Mercurio

BepiColombo fa un'ultima apparizione nei nostri cieli, parte delle complesse manovre gravitazionali che lo stanno indirizzando verso Mercurio
MeteoWeb

Quando BepiColombo è stato lanciato il 20 ottobre 2018 dallo Space Center di Kourou, nella Guyana Francese, sapevamo che non sarebbe stato un lungo addio. Un anno e mezzo dopo, BepiColombo fa un’ultima apparizione nei nostri cieli, parte delle complesse manovre gravitazionali che lo stanno indirizzando verso Mercurio.

Secondo i calcoli di ESA, potremo osservarlo nella mattinata di domani, venerdì 10 aprile, nella sua traversata da est a ovest ad un’altitudine minima di 12.677 chilometri dal suolo terrestre.
Per aiutarci a localizzare il satellite, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e quello di Astrofisica & Planetologia (INAF / INAP) hanno creato una pagina speciale in cui si possiamo inserire la nostra latitudine e longitudine per verificare con precisione quando BepiColombo passerà sopra ognuno di noi: https: //bepicolombo.iaps. inaf.it
Il satellite, nel continuare il suo viaggio, si dirigerà prima verso Venere ed arriverà a destinazione nell’orbita finale di Mercurio solo ad inizio 2026.

La missione e il ruolo di Thales Alenia Space

BepiColombo, missione congiunta tra ESA (Agenzia Spaziale Europea)e JAXA (Agenzia per l’Esplorazione Spaziale del Giappone), sotto la guida di ESA aiuterà la comunità scientifica a comprendere la formazione del Sistema Solare e dei pianeti terrestri. Mercurio è uno dei pianeti più vicini al sole e la storia della sua evoluzione è dunque uno dei tasselli fondamentali di un grande puzzle scientifico. Il satellite fornirà osservazioni complementari a quanto già rilevato dalla sonda Messenger, cercando di dare risposta a quesiti scientifici ancora aperti.
Il satellite dovrà sopportare temperature superiori ai 300°C, con escursioni locali sul riflettore dell’antenna che supereranno i 400°C. Tuttavia, l’elettronica e gli strumenti del veicolo spaziale dovranno operare a temperature che oscillano tra i 0° e i 40°. È stato pertanto necessario sviluppare materiali e dispositivi all’avanguardia tecnologica, specifici per tutti gli elementi esposti, quali i pannelli termici, il radiatore termico, le antenne e i meccanismi di puntamento.
A livello industriale, la missione europea è guidata da Airbus Defence & Space come contraente principale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Thales Alenia Space nel suo ruolo centrale ha coordinato il lavoro di 35 diverse società europee, sviluppando i sistemi di telecomunicazione, controllo termico e distribuzione dell’energia elettrica, insieme all’integrazione e al testing del Mercury Planetary Orbiter (MPO), del Mercury Transfer Module (MTM) e del satellite completo sino alla conclusione della campagna di lancio.

Thales Alenia Space ha inoltre fornito il Transponder per lo Spazio Profondo (DST) in banda X e Ka, il computer di bordo, la memoria di massa e l’antenna ad alto guadagno, una parabolica orientabile di 1,1 metri da utilizzare per le comunicazioni satellite-terra, oltre che per l’esperimento di radio scienza della missione. Questa antenna a doppia banda deriva dall’antenna sviluppata per la missione Cassini-Huygens, un grande successo nell’avvicinarci a comprendere i misteri di Saturno.

I diversi team di Thales Alenia Space impegnati nella missione hanno anche fatto squadra con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Università la Sapienza di Roma nello sviluppo di due payload scientifici: l’accelerometro ultra-sensibile ISA e l’esperimento di radioscienza MORE. Entrambi verranno utilizzati per lo studio del pianeta, così come per la conduzione di ulteriori test inerenti alla teoria della relatività di Einstein. Il Centro Europeo delle Operazioni Spaziali (ESOC) ha confermato che gli strumenti sono in ottime condizioni e pronti all’azione.

Pionieri del futuro dell’esplorazione spaziale

Venere, Marte, Mercurio, Saturno, il Sole, comete, esopianeti, l’universo oscuro … e domani, si ritornerà sulla Luna! Thales Alenia Space è da sempre un partner fondamentale nelle missioni internazionali di esplorazione del Sistema Solare.
In passato ha realizzato metà del volume pressurizzato della Stazione Spaziale Internazionale, insieme a componenti principali di ATV e del modulo cargo Cygnus. Oggi, grazie alla comprovata esperienza, l’azienda si sta dedicando al futuro delle infrastrutture orbitali e dei sistemi di trasporto spaziale per accompagnare i nuovi programmi di esplorazione, tra cui Space Rider, il veicolo di rientro orbitale senza pilota, e la navicella Orion.
Thales Alenia Space è anche al centro delle missioni scientifiche attuali e future; non solo BepiColombo, ma anche ExoMars 2022, Solar Orbiter, Euclid e NextSTEP-2.

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