Aprile 2020 due testimoni di Chiavari (GE) assistono quasi in contemporanea ad un evento singolare. E’ quanto si legge in una nota stampa di A.R.I.A (Associazione Ricerca Italiana Aliena). Il primo è un ex savonese trasferitosi per lavoro da anni a Chiavari. A.P. era in casa quando dalla sua finestra, che si estende per tutta la parete, vede passare un oggetto luminoso bianco, sferico. Incuriosito ha cercato di vedere se fosse ancora visibile, ma l’oggetto ormai era sparito nel nulla. Il testimone è risultato affidabile e spesso scettico proprio sulla tematica ufo, ha contattato subito A.R.I.A per segnalare l’accaduto e per sapere se qualcun’altro avesse visto qualcosa di simile.
In effetti nella sede dell’associazione, fondata dal divulgatore ufologo Maggioni Angelo (di Savona) e da Bianucci Antonio (Veneto ex Savonese) è giunta poco dopo un’altra segnalazione da Chiavari, questa volta il testimone Mauro Rinotti assieme a Massimo D’Errico notano e fotografano un oggetto transitare sopra la città. L’oggetto sembra corrispondere a quello osservato e descritto da A.P. che abita in centro, di medie dimensioni, luminoso. In realtà la zona del Tigullio (Chiavari, Lavagna, Portofino, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante, Zoagli) è sempre stata teatro di avvistamenti anche nel lontano passato, in particolare vi è un racconto di donne che una sera, trovandosi in riva al mare in attesa che i mariti tornassero dalla pesca, videro degli oggetti volanti non identificati inabissarsi in mare a largo di Portofino, tali oggetti luminosi discoidali non causarono schizzi o onde, e non riemerso alla loro vista, da qui molti ricercatori sono convinti che proprio nella zona del Tigullio vi sia una ipotetica base aliena marina, ma ovviamente nulla fino ad oggi ha portato riscontro che avvalori tale tesi.
L’ufologo ligure precisa che “lo staff di A.R.I.A propende per il fantomatico riflesso essendoci molte luci in gioco ma , basandoci su quanto riportato e sulla descrizione del movimento fornito dal primo testimone e da altre segnalazioni di fonti luminose anomale in cielo riteniamo che il caso meriti attenzione e ulteriori approfondimenti senza escludere del tutto l’ipotesi UFO , un caso analogo di luci in movimento sono giunte anche da Roma e sono ancora al momento al vaglio di indagini per escludere del tutto interferenze dei fari del GF. In fin dei conti la quarantena agevola in qualche modo anche l’indagine dei riscontri in quanto si possono escludere più fattori con un margine di errori molto basso, di fatto sono davvero pochi i voli di aerei per via delle chiusure, si esclude in notturna palloni sonda meteorologici, e droni (Specificatamente, per l’applicazione dell’art. 7 comma 7 del Regolamento suindicato (‘I piloti remoti e gli operatori SAPR non devono effettuare il volo in prossimità o all’interno di zone in cui siano in atto interventi in risposta a una situazione di emergenza’) Anche la segnalazione proveniente da Arenzano (GE) sembrerebbe ambigua e di difficile interpretazione , al momento non siamo riusciti a trovare elementi utili che possano risolvere definitivamente il mistero, Nicola Leugio, il testimone oculare ha fornito una serie di scatti interessanti che mostrano uno strano oggetto tubolare in cielo,la forma di tale oggetto evoca quella dei famosi ufo sigariformi, avvistati anche in passato, ma anche forme decisamente più terrestri come il famoso ufo solar ( L’Ufo Solar era uno sgraziato sacco nero, lungo un paio di metri, molto simile a quello della spazzatura. Era di plastica leggera, anzi leggerissima. Le sue prime apparizioni sono state del 1977, l’anno di “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. E del primo monumentale “Guerre Stellari”. Era un dirigibile a energia solare. Detto così e osservato allora, un miracolo della scienza. Dopo cinque anni lo vietarono: prima contrastandone la vendita e poi vergando addirittura una legge, nel 1984) in Messico e Kentucky molti di questi palloni trasparenti vengono spesso scambiati per veri e propri ufo, certo non riteniamo sia questo il caso di Arenzano (quanto meno non risultano trasparenti). Rimane dunque il mistero su cosa effettivamente sia apparso a largo della costa e che ha attirato l’attenzione di Nicola, invitiamo chiunque abbai foto o video di inviarcele tramite la mail inforicercaaliena@gmail.com. Ribadendo ancora una volta che A.R.I.A si dissocia da affermazioni folli fatte da alcuni colleghi ufologi che vedrebbero accostata la pandemia attuale al fenomeno ufologico.