Il cambiamento climatico dovuto all’azione dell’uomo può influire sulla diffusione di malattie infettive. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B e condotto dai ricercatori del Davis One Health Institute presso l’Università della California. Secondo gli studiosi lo sfruttamento della fauna selvatica da parte dell’uomo attraverso la caccia, il commercio, il degrado dell’habitat e l’urbanizzazione faciliterebbe il contatto ravvicinato tra uomo e animali, che a sua volta aumenterebbe il rischio di diffusione di virus. “La trasmissione di agenti patogeni da animali e’ il risultato diretto delle nostre azioni che coinvolgono la fauna selvatica e il loro habitat“, dichiara Christine Kreuder Johnson, firma principale dell’articolo e direttore del progetto USAID PREDICT e dell’EpiCenter for Disease Dynamics dell’Universita’ della California. “La conseguenza e’ che gli animali condividono i virus con noi. L’azione antropica minaccia la sopravvivenza delle specie e allo stesso tempo aumenta il rischio di ricaduta“, aggiunge la ricercatrice.
Il cambiamento climatico influenza la diffusione di malattie infettive: pipistrelli e roditori hanno vita facile a contatto con gli uomini
Il degrado dell'habitat e l'urbanizzazione faciliterebbe il contatto ravvicinato tra uomo e animali, che a sua volta aumenterebbe il rischio di diffusione di virus
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