“ll COVID-19 sta avendo un impatto devastante. E’ una crisi internazionale senza precedenti, umana, sanitaria ed economica. Ma per evitare che da una tragedia ne derivi una seconda a causa di una ripartenza “black”, dobbiamo pensare ad un futuro “green”. Così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto nel corso dell’XI Petersberg Dialogue, presieduto dalla Ministra tedesca dell’ambiente Svenja Schulze e dal Segretario di Stato britannico Alok Sharma, Presidente della COP 26.
“Abbiamo l’opportunità di rivedere il nostro modo di produrre, consumare e commerciare – ha affermato Costa -. Studi qualificati mostrano come la trasformazione energetica possa accompagnare crescita e occupazione”. “Le risorse finanziarie messe a disposizione per la ripresa devono favorire una giusta transizione verso sistemi ad alta efficienza e basse emissioni, sviluppando le tecnologie emergenti – ha aggiunto Costa -. Parallelamente, dobbiamo tagliare gli incentivi economici che ancora premiano settori dannosi per l’ambiente”.
“Servono segnali forti, coerenti ed univoci, per dare certezze agli investitori, anche semplificando procedure, coinvolgendo stakeholders tra cui piccole e medie imprese, start-up, mondo accademico, istituzioni finanziarie, autorità nazionali, regionali, locali, e naturalmente i cittadini – ha spiegato il Ministro –. Vi porto un esempio virtuoso: la città di Milano, colpita duramente dal Covid-19, sta lavorando a uno schema innovativo di ripensamento della mobilita’ liberando spazi per biciclette e pedoni”.
“La COP 26 è un momento fondamentale per rilanciare l’ambizione – ha affermato Costa -. Come Italia faremo la nostra parte, organizzando la PRE COP e l’evento collegato Youth for Climate. Ambizione vuol dire rilancio degli NDC, che puntiamo ad innalzare a partire dall’Unione Europea, per ridisegnare le nostre economie in modo più inclusivo, sostenibile e giusto“. “Possiamo scegliere se ripartire da dove eravamo rimasti, oppure fare un grande balzo in avanti – ha concluso -. Noi guardiamo al futuro: avanziamo, tutti assieme, verso una green normality”.