C’è tempo fino alle 16:00 del 4 maggio per partecipare all’asta di beneficenza on-line “L’artigianato fiorentino per l’Italia”, realizzata dagli artigiani di Firenze per sostenere e ringraziare l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi e, in questo modo, contribuire concretamente alla lotta al Covid-19.
L’iniziativa vuole rappresentare un tangibile gesto di riconoscenza da parte della collettività nei confronti di chi, ogni giorno, per il bene comune lavora con passione, mettendo a disposizione tempo ed energie. Talvolta rischiando la vita, come accade nell’era del Coronavirus agli operatori sanitari esposti in maniera esponenziale al rischio contagio.
La sanità toscana è tra le migliori in Italia, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi è un riconosciuto centro di eccellenza, noto e apprezzato anche al di fuori dei confini fiorentini ed è in prima linea nella lotta alla pandemia. L’artigianato di Firenze, che prospera nella patria del sommo poeta Dante Alighieri, è custode di un’antica e raffinata tradizione artistica e culturale senza pari.
Sono invitati a supportare il progetto gli estimatori dell’arte e del design e tutti coloro che, in base alle proprie risorse economiche, desiderano contribuire al benessere dei malati e dei loro “angeli”.
La base d’asta per tutti gli articoli sarà pari alla metà del prezzo di listino. Si parte da “semplici” portachiavi fino ad arrivare a oggetti di un certo valore, tutti pezzi esclusivi. Il ricavato delle vendite verrà assegnato per intero al Careggi, che divulgherà l’elenco dei donatori e informerà la stampa sugli esiti dell’evento.
Le 115 creazioni, in vendita sul sito della Casa d’Aste Pananti senza spese di commissione, sono delle 20 ditte artigiane fiorentine: Antico Setificio Fiorentino, Bottega d’Arte Maselli, Brandimarte (argento e gioielli), Castorina (oggetti e mobili in legno), Duccio Conti Caponi (studio architettura e design), Fratelli Piccini Gioiellieri, Galleria Romanelli (arte), Il Bronzetto (articoli in bronzo e cristallo), Liverano & Liverano (sartoria uomo), Locchin (laboratorio vetro e cristalli), Loretta Caponi (ricami e cucito su misura), Luca Rafanelli (restauro di opere d’arte), Pampaloni (argenteria), Pellicceria Cioni, Quelle Tre (abbigliamento), Riccardo Barthel (design di interni), Roberto Giovannini (lavorazione legno ad intaglio), Sileno Cheloni (profumi artigianali), Studio Puck (arte) e Temple St Clair (gioielli a Ponte Vecchio).
In occasione di questo bel gesto, che si appella al senso civico e alla generosità di tutti, dedichiamo al capoluogo toscano e al nostro Paese, che naviga a vista nel mare inquieto dell’emergenza in corso, una profetica frase del regista Franco Zeffirelli, fiorentino doc: “Quando sento che mi prende la depressione, torno a Firenze a guardare la cupola del Brunelleschi: se il genio dell’uomo è arrivato a tanto, allora anche io posso e devo provare a creare, agire, vivere”.