Via libera a 1,2 milioni di italiani che fanno gli agricoltori per passione coltivando appezzamenti di terreno pubblici o privati per garantirsi cibo genuino e trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta. Lo ha reso noto la Coldiretti nell’evidenziare che la riapertura e stata resa nota con la faq pubblicata sul sito del Governo. In riferimento alle limitazioni adottate per l’emergenza Coronavirus si chiarisce espressamente che – ha sottolineato la Coldiretti – sono consentite le attivita lavorative su terreni agricoli anche di imitate dimensioni finalizzate alle produzioni per autoconsumo non adiacenti a prima od altra abitazione, fatto salve specifiche ordinanze regionali. Gli interessati – ha continuato la Coldiretti – devono avere autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso piu breve per il raggiungimento del sito.
Se in passato erano soprattutto i piu’ anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – ha sottolineato la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i piu’ giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – ha proseguito la Coldiretti – e’ stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione. “Investire sulla cultura dell’orto significa impegnarsi in una capillare azione di educazione alimentare per sensibilizzare i cittadini nei confronti della stagionalita’ delle produzioni, del rispetto ambientale e delle reali caratteristiche del cibo che si porta in tavola” ha affermato il Diretto di Campagna Amica Carmelo Troccoli nel sottolineare che “si tratta di un bisogno di conoscenza sempre piu’ sentito nelle citta’.