In una sola notte a Piombino, nel livornese, è stato installato il posto medico avanzato per assistere i circa 1200 membri dell’equipaggio della nave da crociera Costa Diadema attraccata martedì scorso nel porto della città toscana. Sono attualmente 164 i componenti dell’equipaggio risultati positivi al test sierologico per la ricerca degli anticorpi del Coronavirus, ma solo per 15 è stato ritenuto necessario effettuare il tampone. Se confermata la positività, saranno trasferiti negli alloggi sanitari della Toscana. E’ la Centrale operativa maxiemergenze della Regione Toscana che tiene sotto controllo la situazione della Costa Diadema, l’enorme nave da crociera da lunedì ancorata nel nuovo porto di Piombino con oltre 1200 persone a bordo. Questa notte è stato completato il montaggio ed è stata attrezzata a tempo di record la struttura gonfiabile che costituisce il Posto medico avanzato sistemato sulla banchina a fianco della nave. Le operazioni di allestimento sono state disposte dalla Centrale regionale delle maxi-emergenze – Cross (la Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario) e coordinate dal dottor Piero Paolini (referente regionale delle maxi-emergenze) e dal dottor Matteo Nocci (responsabile centrale operativa maxi-emergenze, rete ospedaliera).
“Si tratta – spiega l’assessore regionale al Diritto alla salute, Stefania Saccardi – del più grande presidio mobile esistente in Toscana e di uno dei più tecnologicamente avanzati in Italia. Ringrazio le associazioni del volontariato socio sanitario, Anpas, Misericordie e Croce Rossa, che ci aiutano a garantire 24 ore su 24 il presidio del posto medico avanzato da parte di personale medico, paramedico e di supporto logistico. Sarà la Cross, attraverso la sua articolazione toscana, ad occuparsi degli eventuali trasferimenti dei positivi negli alloggi sanitari che abbiamo in regione, secondo un’ottica di rete. La professionalità del personale impegnato permette di rispondere alle necessità assistenziali dei passeggeri della nave nel rispetto degli standard di sicurezza e fornisce, anche in questa fase emergenziale, una risposta sanitaria di elevatissimo livello da parte della sanità toscana”.
La tensostruttura si articola per circa 600 metri quadrati ed è dotata di numerosi locali. Due sono allestiti come postazioni singole di terapia intensiva in bioisolamento e poi ci sono aree dedicate all’osservazione e alla valutazione dei casi. Il personale presente giorno e notte raggiunge le 8 unità. La struttura, organizzata in moduli, permette di rispettare gli standard di sicurezza del personale sanitario presente e al tempo stesso assicurare il biocontenimento dei pazienti. Al momento sono 164 i marittimi a bordo risultati positivi al test sierologico. A 15 di loro, quelli che pur avendo pochi sintomi potranno risultare sicuramente positivi, sono stati sottoposti al tampone, di cui si attende l’esito. Nel caso in cui la positività risultasse confermata, il piano predisposto dall’Unità di crisi coordinata dall’Usmaf (l’Ufficio di sanità marittima e aerea di frontiera) del Ministero della salute e di cui fa parte anche la Regione Toscana insieme alle autorità locali competenti, in accordo con le azioni già intraprese a livello nazionale e regionale per garantire la massima sicurezza del personale all’interno della Costa Diadema, ha in programma il loro trasferimento negli alloggi sanitari che verranno giudicati più adatti. Fino a questo momento sono 5 i marittimi trasferiti negli ospedali: 3 in quello di Grosseto, 1 a Livorno, mentre quello ricoverato nell’ospedale di Siena è già stato dimesso.