Paul McCartney non ha certo bisogno di presentazioni. Musicista britannico, ex- Beatles, autore insieme a John Lennon di pezzi indimenticabili, insignito del titolo di baronetto nel 1965 dalla Regina in persona, una lunga carriera con i Wings e poi da solista, vegano e appassionato animalista. In poche parole, un idolo assoluto.
Come riportato oggi dall’Agenzia Nazionale Stampa Associata Ansa e dal sito “Yahoo Notizie”, nel corso del programma radiofonico condotto da Howard Stern, sir Paul si è scagliato contro i “wet market” cinesi, che vendono pipistrelli a scopi alimentari.
Ricordiamo che nei “wet market” sono in vendita animali vivi di ogni specie, uccisi e macellati “in diretta”. Tra questi troviamo gli animali selvatici, come il pipistrello appunto, e animali di cui sono vietate la caccia e la commercializzazione.
Il sangue degli animali macellati che scorre a terra, tra le bancarelle e l’acqua, utilizzata per nettare i pavimenti dal sangue, rendono questi mercati “wet”, cioè umidi o bagnati.
Già fortemente contestati dagli animalisti, con il diffondersi del Coronavirus, i “wet market” sono tornati prepotentemente alla ribalta per motivi di ordine sanitario, poiché sembra che la promiscuità e la scarsa igiene di questi luoghi possano favorire il salto di specie dei virus tipici dei selvatici dall’animale all’uomo. Proprio tra gli impiegati dell’ Huanan Seafood Wholesale Market di Wuhan, infatti, è stato diagnosticato, lo scorso dicembre, uno dei primi casi di Covid-19.
Secondo Macca, come lo chiamano affettuosamente i suoi fan, la Cina dovrebbe regolamentare questi particolari mercati. “Spero che lo scenario attuale porti il governo cinese a dire: “Ok, dobbiamo pensare all’igiene di questi luoghi”- ha affermato la popstar britannica- Chiunque sia responsabile di tutto questo è in guerra con il mondo intero”.
E ancora: “Diciamolo: mangiare pipistrelli è roba da Medioevo. Moltissime persone stanno morendo per cosa? Per colpa di queste abitudini medioevali”.
“Devono cambiare i comportamenti di certi cinesi. Se non lo fanno adesso, non vedo cosa possa farglielo fare” ha concluso sir Paul, rivolgendosi a Stern. A chi ha gli ha fatto notare che si tratta di un’antica usanza, Paul McCartney ha risposto: “Anche la schiavitù è durata tanti secoli, ma alla fine arriva il tempo di cambiare”.
Da fonti ufficiali si è appreso, nei giorni scorsi, che Pechino ha abolito il consumo di carne di cane e di gatto, “dopo il divieto (temporaneo, n.d.r.) di febbraio sul commercio e il consumo di animali selvatici”.
Per chiarezza è necessario, però, sottolineare che il divieto di consumare carne di cane e di gatto per ora sarà in vigore solo nella città di Schengen e solo dal prossimo maggio. Mentre, per quanto riguarda i mercati di animali selvatici vivi, sembra che il cammino sia ancora tutto in salita.