Dato che “le mascherine mediche devono essere utilizzate prioritariamente come dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori sanitari“, in riferimento alla popolazione si può “prendere in considerazione l’uso di mascherine facciali non mediche realizzate con vari tessuti“: è quanto emerge da un Rapporto dell’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) focalizzato sull’utilizzo delle mascherine, pubblicato anche sul sito del Ministero della Salute.
L’uso delle mascherine nella vita quotidiana può servire come mezzo di controllo per “ridurre la diffusione di goccioline respiratorie da individui infetti che non hanno ancora sviluppato sintomi o che rimangono asintomatici“: può essere preso in considerazione “specialmente quando si visitano spazi affollati e chiusi, come negozi di alimentari, centri commerciali o quando si utilizzano i mezzi pubblici“.
In ogni caso, l’uso di mascherine facciali nella comunità, deve “essere considerato solo come una misura complementare e non in sostituzione delle misure preventive consolidate“, come ad esempio il distanziamento fisico e l’igiene delle mani.
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Coronavirus, ECDC: sì anche alle mascherine in tessuto per la popolazione
ECDC: in riferimento alla popolazione si può "prendere in considerazione l'uso di mascherine facciali non mediche realizzate con vari tessuti"
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