“La cosa paradossale è che, per anni, quando la comunità scientifica aveva qualcosa da dire con un certo grado di certezza, la politica ha preferito ignorarla. Ora, invece, in presenza di una pandemia e di un virus nuovo di cui si sa ancora pochissimo, la politica pretende certezze dalla scienza. La frase più indicativa dello smarrimento della classe politica e anche dell’incomprensione del metodo scientifico è stata pronunciata dal ministro per gli Affari europei Francesco Boccia: “Chiedo alla comunità scientifica di darci certezze inconfutabili e non tre o quattro opzioni per ogni tema – ha dichiarato al Corriere -. Pretendiamo chiarezza, altrimenti non c’è scienza“. “C’è un comportamento schizofrenico – afferma in una lunga intervista a Il Foglio Elena Cattaneo, biologa e farmacologa, nominata senatrice a vita nel 2013 da Giorgio Napolitano -. Prima si denigra la scienza e si disconoscono le evidenze, poi quando c’è un’urgenza e un’emergenza si pretende “la” soluzione preconfezionata. Benvenuti nel mondo dell’incertezza, viene da dire“.
“La scienza mira a studiare l’ignoto per restringere gli spazi dell’incertezza. E anche in questo caso, sul nuovo coronavirus, sta lavorando per fornire le risposte migliori. Al momento non le ha tutte, stiamo parlando di un’epidemia che in questi termini si verifica dopo 100 anni, nella straordinarietà di un mondo popolato da 7 miliardi di persone sempre più interconnesse“.
“Gli scienziati lavorano per fornire certezze laddove le possono dare. E anche su questo coronavirus lo hanno fatto in tempi rapidi. Sappiamo che è un virus. E’ solo dal 10 gennaio che ne conosciamo la sequenza genetica. Dopo 10 giorni abbiamo scoperto il “recettore”, questa proteina Ace, la “porta d’ingresso” del virus nelle nostre cellule. E cosi via. . .”.
“Conosciamo l’esistenza di questo problema da tre mesi. Non riesco a immaginare nessun’altra disciplina umana che abbia potuto arrivare, in così breve tempo, a cosi tante `certezze inconfutabili’ come in questo caso. Su molti altri aspetti importanti (Ci sarà il vaccino? Quale sarà la cura farmacologica? Le persone guarite possono reinfettarsi? eccetera) bisogna studiare. Mai come in questi frangenti, dobbiamo ricordare come lo studio, in qualsiasi attività sia orientato, rappresenti la pietra angolare, l’alfa e l’omega della nostra società“.
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Coronavirus, Elena Cattaneo: “Dalla scienza risultati straordinari, ma la politica pretende l’impossibile”
Cattaneo: "Prima si denigra la scienza e si disconoscono le evidenze, poi quando c'è un'urgenza e un'emergenza si pretende "la" soluzione preconfezionata"
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