“Se non ci saranno queste cose non si riaprira’, si riaprira’ solo nella massima sicurezza”: cosi’ l’assessore al welfare lombardo Giulio Gallera ha risposto a Fabio Fazio che a Che tempo che fa gli ha chiesto se in Lombardia si riaprira’ tutto il 4 maggio in assenza di mascherine, test sierologici e guanti. “Tutti devono avere mascherine e guanti e deve essere misurata la temperatura prima di entrare al lavoro e poi c’e’ il tema del trasporto pubblico. Se si realizzano queste condizioni riapriamo, senno’ no”. L’assessore ha anche escluso l’apertura di bar alla sera e dei ristoranti.
“La nostra posizione e’ sempre stata chiara, ripartiamo secondo le indicazioni della scienza e con le modalita’ che ci dira’ la scienza, e’ evidente – ha sottolineato Gallera – che non si riapriranno luoghi dove ci sono grandi assembramenti, i bar alla sera, i ristoranti, valuteremo le librerie e il resto sara’ molto scaglionato con massime misure anticontagio, stiamo lavorando sulla sicurezza della vita quotidiana che sara’ molto diversa”. “Abbiamo sempre seguito le indicazioni dell’Iss e lo faremo anche in questa fase, c’e’ un tavolo nazionale, condivideremo con il governo alcune posizioni, l’idea e’ aprire in sicurezza alcune attivita’”.
“Non c’e’ stata nessuna commistione” nelle rsa tra malati di covid e ospiti: lo ha detto l’assessore lombardo Giulio Gallera a Che tempo che fa. “Non li abbiamo messi nelle stesse stanze e reparti” ha aggiunto, spiegando che “la nostra strategia e’ stata quella del Lazio, trovare posti letto che non creassero commistione”. Sul fatto che il dg del Pio Albergo Trivulzio, Giuseppe Calicchio, sia indagato per epidemia colposa e omicidio colposo, ha commentato: “non devo avere io un’opinione, abbiamo nominato una commissione in maniera tempestiva”. “Vogliamo la massima trasparenza” ha concluso.