Giulio Tarro, noto virologo di fama internazionale che non ha bisogno di presentazioni, inchioda l’Italia dell’anti-scienza: oggi in un’intervista all’emittente televisiva campana TeleClubItalia, ha criticato in modo molto pesante le parole del premier Conte che oggi in parlamento ha parlato di ferree misure restrittive “finchè non ci sarà il vaccino“. Ma anche un bambino sa che il vaccino è solo un’ipotesi: potrebbe anche non essere mai realizzato, come per l’AIDS o per la SARS, perchè i ricercatori non ci sono mai riusciti. Aspettare il vaccino, quindi, potrebbe rappresentare una chimera.
Tarro su questo ha detto: “Ancora c’è gente che si permette di dire, alte cariche politiche, alte cariche di Governo, ‘aspettiamo il vaccino per uscire’, ma questa è un’idiozia, se io dovessi fare il paragone con l’AIDS che cosa succederebbe? Non c’è ancora un vaccino per l’AIDS, e quindi per il Coronavirus si presume che ci possa essere un vaccino ma io non posso dire questo“.
Sempre sul vaccino per il Coronavirus, Tarro aveva spiegato in un’altra intervista che “il vaccino serve a sviluppare anticorpi e a immunizzare il pazienti. Questi anticorpi però sono già sviluppati in misura maggiore di quanto immaginiamo perché probabilmente nel nostro Paese abbiamo circa 11 milioni di persone contagiate. Il virus potrebbe diventare stagionale come l’aviaria, oppure diventare regionale“, colpendo così quelle zone che non hanno raggiunto una diffusa immunità.
L’esperto virologo messinese, nell’intervista odierna, ci è andato ancor più pesante su Burioni, che pochi giorni fa l’ha attaccato in modo molto pesante su twitter: “Non parliamo di quello che non faccio nome, che ha appena detto che dovrebbero essere obbligatori certi vaccini anti-influenzali quando già ormai è notizia comune a livello scientifico che il 36% del Coronavirus è attivato proprio dalle vaccinazioni anti-influenzali, oggi ci sono queste castronerie, cose veramente da, lasciamo stare altrimenti mi incavolo veramente. Io mi rivolgo alla magistratura, che mettano subito in galera queste persone“.