Israele ha lanciato una rete di nuove cabine per i test sul coronavirus in strada che permettono di avere zero contatti tra l’infermiere e il paziente. Il Paese si è offerto di condividere il progetto, che è relativamente economico e facile da produrre, con gli altri Paesi come parte della lotta contro la pandemia. Le cabine, prodotte dalle aziende sanitarie insieme a partner civili e militari, forniscono un ambiente sterile e totalmente isolato per il personale medico e possono essere disinfettate velocemente tra un paziente e l’altro.
I test sono condotti utilizzando due guanti di gomma collegati alla parete esterna con chiusura ermetica (vedi foto della gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo). I risultati sono elaborati nell’arco di qualche ora e riportati direttamente attraverso la cartella clinica del paziente. La cabina è progettata per assicurare zero esposizione tra il paziente e l’operatore che esegue il test e consente un processo di campionamento sterile dal momento in cui il paziente inizia il test al trasferimento del campione al laboratorio.
Lo sviluppo delle cabine, che sono molto efficaci ma relativamente semplici ed economiche da costruire, ha richiesto meno di una settimana. La tecnologia è osservata attentamente dai governi del mondo che lottano per fornire test per il coronavirus sicuri, efficaci e veloci su vasta scala. “Dopo essersi dimostrata un modo sicuro e facile per testare i pazienti con il minimo rischio, la cabina che abbiamo creato sta accendendo l’interesse nazionale e internazionale. Saremmo felici di condividere i piani del progetto con qualsiasi organizzazione sanitaria del mondo per supportare la nostra missione condivisa di combattere il coronavirus”, ha detto Ran Saar, CEO di Maccabi Healthcare Services, tra le aziende che hanno realizzato le cabine.
Israele è diventato uno degli esempi nella reazione alla pandemia, mettendo in atto misure di lockdown fin dall’inizio e introducendo soluzioni tecnologiche per combattere la diffusione della malattia. Tra queste, c’è l’uso della tecnologia antiterrorismo di localizzazione dei cellulari per rintracciare le persone venute in contatto con pazienti affetti da Covid-19 e comunicare loro di mettersi in isolamento prima della comparsa dei sintomi. Inoltre, gli hotel sono stati riconvertiti per ospitare i pazienti, contribuendo ad alleviare la pressione sugli ospedali. Finora ci sono stati 12.855 casi confermati in Israele, con 148 vittime e 2.967 guariti.