Ad oggi, com’è noto, non esiste un trattamento specifico per il coronavirus ma, come accaduto per altre precedenti epidemie virali – Ebola, Mers-CoV (Middle East respiratory syndrome coronavirus, Mers-CoV), H1N1pdm09 (pandemic 2009 influenza A H1N1) – l’uso di plasma da soggetti convalescenti, sopravvissuti all’infezione, ha dimostrato di avere un ruolo terapeutico soprattutto perché fattibile e poco rischioso. Alla luce di quanto evidenziato dalla revisione della letteratura – pur non essendoci attualmente studi che ne dimostrino la fattibilità e l’efficacia nell’ambito dell’epidemia mondiale di Sars – l’uso di plasma da donatori convalescenti potrebbe avere un ruolo terapeutico, senza gravi eventi avversi, anche nei pazienti critici affetti da Covid-19, come è già avvenuto in Cina e si sta avviando a Pavia.
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Coronavirus: a Pisa sperimentazione del plasma dei pazienti guariti su malati critici
Obiettivo primario dello studio è valutare l'efficacia terapeutica del plasma infuso su pazienti affetti da grave insufficienza respiratoria per polmonite interstiziale
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