Coronavirus, la Puglia riparte: dal 4 maggio riaprono i cimiteri, OK a spostamenti nelle seconde case e alla pesca [DETTAGLI]

La Puglia riparte dopo due mesi di lockdown per contrastare l'emergenza di coronavirus. Via libera dal 4 maggio agli spostamenti per la pesca amatoriale e la manutenzione delle seconde case
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La Puglia riparte dopo due mesi di lockdown per contrastare l’emergenza di coronavirus. Via libera dal 4 maggio agli spostamenti per la pesca amatoriale e la manutenzione delle seconde case. E’ quanto previsto in una ordinanza firmata oggi pomeriggio dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in vista della “fase 2” dell’emergenza coronavirus. La libertà  di spostamento per attività di pesca e di manutenzione e riparazione di imbarcazioni da diporto entra in vigore da domani, quella per la manutenzione delle seconde case dal 4 maggio.

Nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è consentita, da domani 29 aprile e sino al 17 maggio, anche l’attività di asporto per ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie con l’obbligo di rispettare la distanza di un metro; e l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali, “purché il servizio venga svolto per appuntamento, senza il contatto diretto tra le persone”. Inoltre, sempre a partire da domani e sino al 17 maggio è consentita l’apertura dei cimiteri “condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramento di visitatori”, si legge nell’ordinanza.

La nuova ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano per la “fase 2” dell’emergenza coronavirus è stata condivisa questa mattina con il comitato dei sindaci Anci Puglia, alla presenza del professore Pier Luigi Lopalco, responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione. Tra le novità l’obbligo di quarantena per chi rientra in Puglia dal 4 maggio: “Questa misura di prevenzione – spiega Emiliano – l’abbiamo introdotta per la prima volta in Puglia con un’ordinanza che ha fatto scuola, emanata l’8 marzo alle 2.31 di notte, per contenere i rischi dell’improvviso esodo dal Nord Italia di migliaia di persone. La nostra ordinanza è intervenuta prima del lockdown nazionale ed è stata la chiave per evitare il diffondersi dell’epidemia in Puglia. Senza di essa avremmo scritto una storia diversa. Sono tantissimi i pugliesi che invece hanno accolto il nostro appello a non rientrare in Puglia per limitare i rischi, e che dal 4 maggio invece potranno tornare. Per questa ragione – sostiene – a tutela della salute pubblica chi rientra da fuori regione per soggiornarvi dovrà segnalare il proprio arrivo sul modulo online o al proprio medico di famiglia, e osservare 14 giorni di isolamento a casa. E’ un sacrificio necessario”. Provvedimento deciso assieme a Lopalco: “Si tratta di una misura fondamentale – spiega l’epidemiologo – nella prima fase di emergenza su 35mila persone rientrate da fuori regione e segnalate con autocertificazione sul nostro sistema, abbiamo intercettato ben 200 casi positivi a Covid. Grazie all’ordinanza del presidente della Regione Puglia che imponeva la quarantena, abbiamo limitato al massimo le catene di contagio che sarebbero partite da queste 200 persone. Se fossero state libere di circolare avrebbero avviato catene che si sarebbero rapidamente moltiplicate”. Obiettivo dell’ordinanza “è tenere a freno l’epidemia parallelamente alla progressiva ripartenza della Fase 2, modulando a livello regionale la rigidità delle norme nazionali”, conclude Emiliano.

L’ordinanza giunge come una precisa strategia regionale di fase 2 in una regione dove l’epidemia si è contenuta notevolmente, come in tutte le regione del Sud Italia. Sono 22 i nuovi casi positivi al covid-19 (coronavirus) oggi in Puglia e calano notevolmente i decessi. E’ il quadro del bollettino epidemiologico quotidiano reso noto dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro. Su 1.520 test effettuati (ieri 984), oggi si registrano 22 casi di positività (ieri 10), così suddivisi: 0 nella provincia di Bari; 3 nella provincia Bat; 0 nella provincia di Brindisi; 15 nella provincia di Foggia; 4 nella provincia di Lecce; 0 nella provincia di Taranto. I due decessi sono avvenuti entrambi in provincia di Bari. In tutto sono finora 407 i morti. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 58.496 test. Sono 654 i pazienti guariti (ieri 641) e 2919 i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia dall’inizio dell’emergenza è di 3.980 così divisi: 1.285 nella provincia di Bari; 371 nella provincia di Bat; 554 nella provincia di Brindisi; 1.004 nella provincia di Foggia; 480 nella provincia di Lecce; 255 nella provincia di Taranto; 29 attribuiti a residenti fuori regione; 2 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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