Coronavirus, superati i 100.000 casi nel Regno Unito: lockdown per altre 3 settimane

Il Regno Unito resta in lockdown per almeno altre tre settimane sullo sfondo di un situazione segnata da oltre 100.000 contagi da coronavirus
MeteoWeb

Il Regno Unito resta in lockdown per almeno altre tre settimane sullo sfondo di un situazione segnata da oltre 100.000 contagi da coronavirus diagnosticati e centinaia di morti al giorno. Le persone contagiate sono 103.093 e le vittime sono 13.729. 

L’annuncio, è giunto oggi sulla base della raccomandazione di un comitato di consulenti scientifici (Sage) dal ministro Dominic Raab, supplente del convalescente Boris Johnson alla guida del governo Tory. Raab ha detto che le restrizioni sociali imposte dal 23 marzo stanno funzionando, ma che non e’ certo che il picco sia stato superato.

Raab ha spiegato che “nessuna delle restrizioni” per ora introdotte potrà essere rimossa finché non si saranno determinate 5 condizioni base: garantire che vi sia spazio sufficiente negli ospedali per assistere le persone; verificare “un significativo e continuo” calo nel numero di morti quotidiane; avere dati affidabili su una diminuzione dei contagi a livelli gestibili; assicurare piena disponibilità di test e dotazioni di protezione personale; essere certi che nessuna modifica possa produrre una seconda ondata sul servizio sanitario (Nhs).

Ha quindi ripetutamente detto di non voler dare alcuna indicazione su piani di exit strategy delle misure in atto sino a quando il governo non avrà rassicurazioni validate dai suoi “consiglieri medici e scientifici” su questi 5 punti. Un alleggerimento “prematuro” sarebbe “irresponsabile”, ha avvertito, spalleggiato dal consigliere scientifico del governo Patrick Vallance e dal chief medical officer Chris Whitty, e potrebbe innescare “una seconda ondata” di contagi e un’impennata di morti. Oltre a provocare ad allontanare in definitiva ulteriormente le prospettive di ripresa economica dai contraccolpi della pandemia.

Nello stesso tempo Raab ha riconosciuto che la popolazione britannica nel complesso sta seguendo ora disciplinatamente le indicazioni e rivolgendosi in modo diretto alla gente ha ammesso che il lockdown e’ pesante, invitandoli tuttavia a resistere “ancora per un po’” per evitare di “disperdere il grande sforzo nazionale” fatto finora per combattere il virus e rendere vano il sacrificio di tanti morti. Dominic Raab non è entrato comunque nel merito delle stime avanzate in mattinata dal professor Neil Ferguson, dell’Imperial College di Londra, un altro dei consiglieri del governo, esperto di modelli matematici applicati alle epidemie, secondo il quale bisognera’ preparasi a tempi lunghi. E a un mantenimento di “qualche forma di distanziamento sociale”, anche quando il lockdown dovesse essere allentato, destinata a protrarsi “finché non sarà disponibile un vaccino” alla portata di tutti: ossia un anno o qualcosa di più nei pronostici globali prevalenti.

Nel frattempo i ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno intensificato i test di farmaci sui pazienti in terapia intensiva per il Coronavirus con l’obiettivo di velocizzare l’identificazione di nuove cure. Lo rivela la Bbc, precisando che questa iniziativa punta ad utilizzare farmaci già in dotazione.

“I ricercatori – spiega alla radio il corrispondente scientifico della Bbc, Pallab Ghosh – sono altamente specializzati nel somministrare farmaci per verificare se i tessuti dei polmoni guariscono”. In pratica inseriscono una telecamera nei tessuti per verificare “dove diminuisce l’infiammazione”. “Il team di Edimburgo – prosegue Ghosh – possiede una lista di farmaci antinfiammatori e antimicrobici che stanno testando sui pazienti in terapia intensiva al fine di poterli protocollare il piu’ velocemente possibile”.

 

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