Donald Trump sembra sempre piu’ intenzionato a far pagare le conseguenze della pandemia di coronavirus alla Cina. “Ci sono molte cose che posso fare, stiamo esaminando cos’e’ successo”, ha avvertito in un’intervista alla Reuters poco prima che il Washington Post rivelasse che la Casa Bianca ha gia’ iniziato ad esplorare alcune proposte per punire o chiedere indennizzi finanziari al Dragone per la gestione della crisi.
Trump ha accusato la Cina di nascondere le informazioni sul virus e ha discusso della possibilità di mettere in atto misure drastiche che probabilmente porterebbero a ritorsioni da parte di Pechino, hanno affermato fonti anonime a conoscenza di un incontro specifico tra dirigenti di varie agenzie governative per elaborare una strategia in questo senso. In privato, scrive il quotidiano, Trump e alcuni suoi consiglieri hanno discusso l’ipotesi di togliere alla Cina la sua “immunita’ sovrana” per consentire al governo Usa, alle vittime di coronavirus o ad altre parti di citare Pechino per danni, come stanno gia’ tentando di fare lo Stato del Missouri e alcune grandi aziende. Una strada, spiegano gli esperti legali, estremamente difficile e che potrebbe richiedere una legge del Congresso.
Altri dirigenti hanno ventilato l’idea di cancellare parte dei debiti obbligazionari con la Cina ma non e’ dato sapere se il presidente l’abbia appoggiata. In ogni caso, le autorità hanno avvisato che le discussioni sono preliminari e che è stato avviato poco lavoro formale per trasformare queste idee in realtà. Ora nella battaglia tra l’approccio cauto dei consiglieri economici, che invitano alla prudenza per i negoziati commerciali in corso, e quello punitivo del team della sicurezza nazionale, sembra prevalere il secondo. “La testa del Presidente è sicuramente a punire la Cina in questo momento”, ha dichiarato un consigliere, secondo quanto riportato dal Washington Post.
Le autorità della Casa Bianca e diversi parlamentari del Congresso hanno iniziato a fissarsi sempre di più sulla reazione della Cina all’epidemia e sul fallimento del suo contenimento, affermando che le autorità cinesi hanno nascosto informazioni chiave e hanno rifiutato di cooperare con le organizzazioni sanitarie internazionali. Le autorità cinesi hanno più volte respinto le accuse di non aver reagito rapidamente contro il virus.
Nei giorni scorsi, Trump ha suggerito in una conferenza stampa della Casa Bianca che gli USA chiederanno centinaia di miliardi di dollari di danni alla Cina. Quando il virus era emerso, Trump aveva elogiato la gestione del Presidente cinse Xi Jinping, dicendo che stava facendo “un ottimo lavoro con una situazione molto molto difficile”. Ma recentemente ha concentrato i suoi attacchi contro il Paese asiatico: “Se fosse un errore, un errore è un errore. Ma se fossero consapevolmente responsabili, allora sicuramente dovrebbero esserci delle conseguenze”. “Non siamo contenti della Cina. Non siamo contenti dell’intera situazione perché crediamo che avrebbe potuto essere fermata alla fonte. Avrebbe potuto essere fermata velocemente e non si sarebbe diffusa in tutto il mondo”.