L’epidemia di coronavirus ha stravolto le nostre vite. Dobbiamo stare chiusi in casa il più possibile per tentare di arginare la diffusione del virus. Abbiamo già passato le festività pasquali senza poter uscire e così sarà anche per 25 aprile e 1 maggio. Il pensiero allora va all’estate: potremo andare al mare? La sottosegretaria al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, è già al lavoro “per far sì che possa essere così”. Il sindacato balneari chiede “un’ordinanza nazionale che stabilisca modalità uniche per tutto il territorio”.
In tal senso, un’azienda ha proposto delle soluzioni utili agli stabilimenti ma anche ai bar e ai ristoranti. “Una settimana fa – racconta Claudio Ferrari a Repubblica, proprietario della “Nuova Neon Group 2″ di Serramazzoni, vicino Modena – abbiamo provato ad immaginare il ritorno in spiaggia. L’idea nasce con il duplice scopo di proteggere ma anche di far ripartire le attività. E secondo noi può funzionare. Già siamo al lavoro per realizzare gli schermi per banche, farmacie e così abbiamo pensato di estendere il lavoro anche alle attività commerciali“.
L’azienda ha progettato su una spiaggia della riviera romagnola box trasparenti con pareti di plexiglass e profili in alluminio, di 4,5 metri per lato con un “accesso” da un metro e mezzo di ampiezza (vedi foto della gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo). Tra le proposte c’è anche quella di lasciare almeno tre metri tra un ombrellone e l’altro, in aggiunta a barriere di plexiglass da interporre tra ogni coppia di lettini. “Possiamo realizzare qualsiasi grandezza e forma – conclude Ferrari – Ma dobbiamo ripartire, già ci sono arrivate diverse richieste sia dai balneari sia dai ristoratori”.
“Possiamo pensare di pianificare le nostre vacanze – dice la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa – con le cautele perché non ci sarà il vaccino ma magari avremo una terapia e il virus sarà governabile. Pensare di stare chiusi in casa in città roventi a luglio e agosto mette angoscia a chiunque”.
Probabilmente, però, non sarà un’estate come tutte le altre: non si potrà viaggiare all’estero ed è ancora incerto se i villaggi vacanza potranno riaprire. C’è chi parla di mascherina anche in spiaggia, chi sostiene che è utile solo se si sta in luogo chiuso e chi avanza la proposta di prenotazioni obbligatorie per gli stabilimenti. Sicuramente i gestori dei lidi dovranno riorganizzarsi per rispettare le misure anti contagio. Intanto probabilmente, quella 2020 sarà l’estate delle seconde case al mare e delle mete vicine al luogo di residenza.