Da quando il parco nazionale di Yosemite, in California, è stato chiuso al pubblico il 20 marzo per limitare la diffusione del Covid-19, il numero di orsi neri presenti nel parco è quadruplicato.
“Coyote, linci e orsi che solitamente restano nella foresta sono stati avvistati in tutto il parco e nei pressi della piccola cittaàdi Yosemite, che si trova vicino alla riserva”, commentano gli esperti. “Gli animali si notano sempre più spesso nelle strade vuote e all’aperto. Gli orsi neri non si sentono minacciati, per questo gli avvistamenti sono sempre più frequenti”, spiega la ranger Katie, una biologa che ha studiato gli orsi per oltre dieci anni.
Il National Park Service (NPS) sta lavorando con le autorità federali, statali e locali per monitorare la situazione del coronavirus. “Le nostre priorita’ principali sono la sicurezza e la salute dei visitatori, dei dipendenti, dei volontari e dei partner del parco nazionale di Yosemite”, dichiarano i funzionari della riserva. “Gli orsi normalmente evitano di vagare per il parco, vista la presenza di esseri umani e automobili. Ora, tranquillizzati dall’assenza di persone, gli orsi camminano tranquillamente per la valle, il che è uno spettacolo”, dichiara Katie. Il parco ha condiviso un video su Twitter in cui si nota un orso bruno che corre attraverso un prato. “La popolazione degli orsi è quadruplicata durante la chiusura”, afferma Dane Peterson, che lavora a Yosemite. La preoccupazione dei responsabili del parco riguarda ora la riapertura del parco, che potrebbe comportare ripercussioni nella salute e nell’atteggiamento della specie.