“Mentre assistiamo alla rapida diffusione di SARS-CoV-2 e di Covid-19 a livello mondiale e mentre si cerca di mettere in atto tutte le misure sanitarie di contenimento è necessario non dimenticare che ci sono altri agenti infettivi e altre malattie in grado di provocare parimenti sofferenza e morte. La pandemia Covid-19 in atto sta rappresentando una prova del nove della solidità dei sistemi sanitari. Ma la malaria costituisce ancora un macigno sulle spalle delle persone più vulnerabili soprattutto nell’Africa sub-sahariana“: lo afferma il professor Aldo Morrone, direttore scientifico dell’Irccs S.Gallicano di Roma, in occasione della Giornata Mondiale sulla Malaria. ”È necessario rafforzare la strategia globale di contrasto alla malaria nei prossimi 10 anni, potenziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi strumenti per combatterla, sostenere l’accesso a una sanità di qualità sostenibile e centrata sulla persona, supportare le indagini epidemiologiche per una costante e aggiornata mappatura della malattia, coinvolgere le comunità perché solo una partecipazione attiva potrà contribuire realmente al contenimento della sua diffusione. “Un mondo libero dalla malaria è l’obiettivo della World Health Assembly già dal 1955. E ormai siamo tutti concordi sul fatto che eradicare la malaria significhi salvare la vita a milioni di persone e avere un enorme ritorno economico. Mentre tutto il mondo è impegnato contro il Covid 19, non possiamo infatti dimenticare altre malattie terribili come la malaria. Sono convinto che la ricerca scientifica saprà dare una pronta risposta al Covid 19 e alla malaria“.