La Cina ha imposto restrizioni sulla pubblicazione di ricerche accademiche sulle origini del coronavirus, secondo una direttiva del governo centrale e avvisi in rete di due università cinesi, poi rimossi dal web. Sotto la nuova politica, tutte le pubblicazioni accademiche sul Covid-19 saranno soggette a verifiche extra prima di essere presentate per la pubblicazione, riporta la CNN. Gli studi sull’origine del virus riceveranno un controllo più approfondito e dovranno essere approvate dalle autorità del governo centrale, secondo i post ora cancellati.
I maggiori controlli sembrano essere l’ultimo tentativo del governo cinese di controllare la storia sulle origini della pandemia di coronavirus, che finora ha ucciso oltre 126.000 persone e contagiato quasi 2 milioni dopo essere scoppiata per la prima volta nella città cinese di Wuhan nel mese di dicembre. Dalla fine di gennaio, i ricercatori cinesi hanno pubblicato una serie di studi sul Covid-19 in importanti riviste mediche internazionali. Alcuni risultati sui primi casi di coronavirus, così come su quando è apparsa per la prima volta la trasmissione da uomo a uomo, hanno fatto sorgere dubbi sull’ufficiale resoconto del governo sull’epidemia, accendendo polemiche sui social media cinesi. E ora le autorità sembrano intenzionate a rafforzare la presa sulla pubblicazione di ricerche sul Covid-19.
Un ricercatore cinese, che ha parlato in anonimato temendo una ritorsione, ha dichiarato che la mossa è stata uno sviluppo preoccupante che probabilmente ostacolerà le importanti ricerche scientifiche. “Credo che sia uno sforzo coordinato del governo cinese di controllare la storia e dipingerla come se l’epidemia non abbia avuto origine in Cina. E non credo che tollereranno davvero qualsiasi studio obiettivo per analizzare l’origine di questa malattia”, ha dichiarato il ricercatore alla CNN.
La direttiva del dipartimento di scienza e tecnologia del Ministero dell’Istruzione dispone diversi livelli di approvazione per queste ricerche, iniziando con i comitati accademici delle università. Poi devono essere inviate al dipartimento di scienza e tecnologia del Ministero dell’Istruzione, che poi le inoltrerà ad una task force sotto il Consiglio di Stato. Solo quando le università avranno ricevuto notizie dalla task force, gli studi potranno essere presentati alle riviste.
Origine del virus
Alla fine di dicembre, Wuhan ha riportato i primi casi di coronavirus, collegati dalle autorità ad un mercato di animali vivi della città. Gli scienziati cinesi e occidentali hanno affermato che il virus probabilmente ha avuto origine nei pipistrelli ed è saltato all’uomo tramite un ospite intermedio. Tuttavia, parti dei social media cinesi e persino del governo sembrano aver lanciato una campagna per mettere in dubbio l’origine del virus.
I media statali e le autorità cinesi hanno ripetutamente sottolineato che non è stata raggiunta una conclusione sull’esatta origine del virus. Lo scorso mese, Zhao Lijian, portavoce dl Ministero degli Esteri cinese, ha promosso una teoria del complotto su Twitter, secondo cui il virus ha avuto origine negli Stati Uniti ed è stato portato in Cina dall’esercito americano.