Lo studio condotto da Elisabetta Pupillo e da Ettore Beghi dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, in collaborazione con Nicola Vanacore dell’Istituto Superiore di Sanità e con l’Associazione Italiana Calciatori (AIC), pubblicato sulla rivista scientifica Amyotrophic Lateral Sclerosis & Fronto Temporal Disease, rispetto a quanto comunicato in precedenza, ha escluso qualsiasi associazione tra le squadre in cui i calciatori avevano militato e l’insorgenza della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), pur confermando la correlazione tra il gioco del calcio e l’insorgenza della degenerazione neuronale.
Come già precedentemente comunicato, lo studio, infatti, ha confermato una diffusa convinzione: i calciatori si ammalano di SLA in misura maggiore rispetto alla popolazione generale.
La ricerca era partita dall’esame di 23.586 calciatori, individuati tramite gli Almanacchi Panini, che hanno giocato in serie A, B, C dalla stagione 1959-’60 fino a quella del 1999-2000.
“I dati definitivi – commenta Ettore Beghi del Dipartimento Neuroscienze dell’Istituto Mario Negri – ci dicono che le differenze sull’età d’esordio si confermano importanti. I calciatori si ammalano in media a 45 anni, cioè con 20 anni in anticipo rispetto al resto della popolazione. La motivazione purtroppo non è ancora chiara. Oggi disponiamo di dati definitivi di uno studio da noi iniziato nel 2013 che confermano l’anticipazione dell’età di esordio della SLA nei calciatori e che un numero elevato di calciatori si ammala di SLA, ma non sappiamo ancora il perché”.
“Questo studio – conclude Elisabetta Pupillo – ha posto le basi per ulteriori indagini con collaborazioni internazionali, volte ad approfondire le nostre osservazioni attuali. Abbiamo una grossa responsabilità e vogliamo andare fino in fondo. Ringrazio il Presidente Tommasi per la sensibilità e la straordinaria collaborazione mostrata da parte di tutta l’AIC. L’AIC è stata parte attiva di questo studio, collaborando a stretto contatto con i ricercatori nel raccogliere le informazioni necessarie“.