Questa sera, una splendida Superluna rosa illuminerà il cielo notturno, in quella che è la terza Superluna di fila dall’inizio dell’anno. Dopo la Superluna di neve di febbraio e la Superluna del verme di marzo, la Superluna rosa sarà la più grande e la migliore dell’anno. I migliori momenti per ammirare la Superluna rosa sono il sorgere e il tramonto della luna perché sembrerà più grande: quando la luna è all’orizzonte, il nostro cervello la vede nel contesto e la paragona alle cose circostanti. Inoltre, apparirà bellissima perché quando la luna sorge, il suo bagliore è offuscato perché la guardiamo attraverso l’atmosfera: mostrerà una delicata sfumatura giallo-arancione per qualche minuto.
Per sfruttare al meglio la vista della luna quando appare all’orizzonte, conta l’altezza del punto di osservazione. Quindi in questo periodo in cui siamo a casa per via dell’emergenza Coronavirus, va bene un balcone o una finestra al primo piano. La luna piena scatterà ufficialmente alle 4:35 (ora italiana) di domani 8 aprile.
Una Superluna si verifica quando la luna passa più vicina alla Terra nella sua orbita ellittica mentre è nella fase di plenilunio. Sembrerà così leggermente più grande (7%) e più luminosa (15%) del solito. La Superluna rosa si troverà a 356.907km dalla Terra, più vicino rispetto alle due precedenti Superlune e anche alla prossima. Anche la prossima luna piena, infatti, sarà una Superluna: il 7 maggio potremo ammirare la quarta e ultima Superluna dell’anno.
Il termine Superluna non è scientifico, ma descrive un fenomeno facilmente osservabile da tutti. La NASA spiega: “Il termine Superluna è stato coniato nel 1979 e oggi è spesso utilizzato per descrivere quello che gli astronomi chiamerebbero luna piena al perigeo: una luna piena che si verifica vicino o al momento in cui la luna si trova nel suo punto più vicino nella sua orbita intorno alla Terra”.
Nonostante il nome, la Superluna rosa non avrà questo colore. I nomi che vengono conferiti alle lune piene dell’anno risalgono ai racconti di folklore e alle antiche tradizioni. Molti dei nomi utilizzati, come Luna Rosa, sono stati adottati dai coloni europei partendo dalle tradizioni degli indigeni americani. I nomi adottati aiutavano a tenere traccia del tempo e riflettevano i cambiamenti stagionali nel paesaggio e nella fauna. La Luna rosa deve il suo nome ad un tipo di fiore rosa che sboccia intorno all’inizio della primavera in Nord America. Secondo l’Almanacco dell’agricoltore: “La luna piena di aprile è conosciuta come Luna Piena rosa perché annunciava la comparsa della flox, uno dei primi fiori della primavera. È conosciuta anche con molti altri nomi per annunciare l’arrivo della primavera, come Luna Piena dell’Erba che Germoglia, Luna delle Uova e Luna Piena del Pesce”.
La Luna rosa, che quest’anno è anche Superluna, serviva dunque ad annunciare la primavera, un momento di rinascita per la natura dopo le condizioni rigide dell’inverno. La Superluna rosa arriva in un momento di estrema difficoltà per il mondo: nel 2020, potrebbe diventare anche il simbolo della rinascita dell’umanità nella lotta contro il Coronavirus. Quella di quest’anno è anche una Luna Pasquale per via della sua vicinanza alla Pasqua, che quest’anno viene festeggiata il 12 aprile.