L’assottigliamento dello strato di ozono ha probabilmente causato un’estinzione di massa 360 milioni di anni fa, che uccise gran parte della vita terrestre delle piante e dell’acqua dolce. La riduzione dello strato di gas in atmosfera fu dovuta a un evento di rapido riscaldamento atmosferico, simile a quello attuale.
Il risultato, pubblicato sulla rivista Science Advances, si deve ai ricercatori coordinati da John Marshall, dell’università britannica di Southampton. Nel passato della Terra ci sono state diverse estinzioni di massa. La più nota è quella causata da un asteroide che ha colpito la Terra, 66 milioni di anni fa, facendo estinguere i dinosauri. Altre furono causate da enormi eruzioni vulcaniche che destabilizzarono atmosfera e oceani.
Ignote, invece, erano finora le cause dell’estinzione di massa avvenuta circa 360 milioni di anni fa. I ricercatori le hanno rivelate esaminando campioni di roccia raccolti in Groenlandia e sulle Ande. In particolare sono state analizzate le minuscole spore di piante che erano state conservate per centinaia di milioni di anni in queste rocce. E’ stato scoperto che molte delle spore avevano formato bizzarre spine sulla loro superficie, in risposta alle radiazioni Uv che avevano danneggiato il loro Dna. Inoltre, molte spore presentavano pareti scure pigmentate, una sorta di ‘abbronzatura’, causata dagli alti livelli di raggi Uv. Queste malformazioni, secondo gli autori, indicano che lo strato di ozono che protegge la Terra dalle radiazioni Uv del Sole si era temporaneamente assottigliato, creando danni agli organismi.
La perdita di ozono può essere causata da una maggiore attività vulcanica, ma la ricerca non ha trovato segni di tale fenomeno in quel periodo. Tuttavia, l’estinzione coincide con un periodo di rapido riscaldamento dell’atmosfera e, secondo gli autori, l’aumento della temperatura avrebbe causato l’aumento in atmosfera del monossido di cloro, una sostanza chimica che distrugge l’ozono. Di conseguenza la ricerca indica anche che il rapido riscaldamento atmosferico, come quello attuale, puo’ causare una riduzione dello strato di ozono.