Da quando il segmento della cannabis light è stato correttamente regolamentato nel nostro Paese, mettendo fine alle incertezze sorte anche in seguito ad alcune sentenze del 2019 che avevano creato qualche scalpore e confusione, le vendite dei relativi prodotti hanno conosciuto un vero e proprio picco, grazie anche a servizi innovativi come quelli proposti da CBDexpress in Italia e in Europa.
Ma quali sono le migliori varianti per il clima italiano? In che modo la temperatura del nostro Paese può impattare sulla scelta della migliore erba?
Italia: un Paese, tanti climi
In primo luogo, è bene rammentare che in Italia non esiste un unico clima, e che dunque la scelta della migliore variante di erba deve dipendere dall’area territoriale di proprio riferimento. In generale, però, una cosa è chiara: l’Italia è uno dei migliori luoghi in Europa per la coltivazione della cannabis in esterno, considerato che dispone di un clima che è generalmente favorevole a tavole coltura, soprattutto nel Sud Italia.
Non è forse un caso che il Mezzogiorno d’Italia e la Spagna siano riconosciute a livello internazionale tra le migliori aree del vecchio Continente in cui ottenere un’erba di buona qualità!
Tuttavia, quanto sopra non deve lasciare intendere che i coltivatori di cannabis in Nord Italia non possano comunque ottenere degli ottimi risultati, a patto che scelgano varietà adatte a radicarsi bene sul proprio territorio di riferimento e a patto che individuino correttamente il giusto tempo per poter effettuare la raccolta.
Coltivare la cannabis nel Nord Italia
Introdotto quanto sopra, chi vuole coltivare la cannabis nel Nord Italia dovrebbe fare attenzione che il gelo e le piogge – spesso abbondanti in autunno – non rovinino il proprio lavoro. Considerato che è difficile che l’erba non vada incontro a queste evoluzioni climatiche, riteniamo meglio optare per delle varietà a fioritura rapida, che possano essere coltivate rapidamente durante la stagione estiva. In questo scenario, le varietà auto-fiorenti sono sicuramente una scelta consigliabile, perché riescono a crescere molto più rapidamente della cannabis “a fotoperiodo”. È altresì opportuno optare per delle varietà più robuste rispetto a quelle che possono essere più facilmente adattate nel Sud Italia, con particolare riferimento alla loro capacità di resistenza alla muffa.
Coltivare la cannabis nel Sud Italia
Passando invece al Sud Italia, è evidente come –rispetto al Settentrione – qui la pioggia e il gelo non saranno affatto un problema. Si avranno dunque a disposizione più opzioni nel momento in cui si sceglieranno i semi della cannabis.
Gli esperti suggeriscono, in particolare, di optare per delle varietà con fioritura lunga, che amano il sole e l’esposizione a piena luce, e che potrebbero dover arrivare fino al mese di ottobre per poter terminare la fioritura.
Ovviamente, questo non significa che i coltivatori del Sud non possano comunque ottenere le loro migliori soddisfazioni con le varietà auto-fiorenti. Tuttavia, queste varietà potrebbero non dare i loro frutti come, invece, le varietà a fotoperiodo. Fai comunque attenzione a non eccedere con l’esposizione al sole e alla calura, proteggendo le piante posizionandole in punti d’ombra e innaffiandole frequentemente.