Semaforo verde per la chirurgia plastica, ma con buonsenso e con il conforto della scienza. Quindi sì alla ripartenza, ma con tutte le misure e i dispositivi in grado di assicurare al paziente e al personale sanitario la massima sicurezza, anche in epoca Covid-19. Perché il picco della pandemia è passato, ma il virus è e rimane un nemico dal quale difendersi.
“Per questo abbiamo scritto il Vademecum – dice Francesco d’Andrea, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica, SICPRE –, un documento redatto sulla base di un’ampia letteratura scientifica che ha lo scopo di dare ai chirurghi plastici italiani tutti gli strumenti per eseguire visite, trattamenti e interventi di elezione in sicurezza. Tutti gli altri, cioè quelli dettati da necessità e urgenza come gli interventi post-oncologici e quelli post-traumatici, sono stati eseguiti anche nelle settimane più buie della pandemia”. Sì, perché la chirurgia plastica non ha mai “chiuso” completamente. Piuttosto, in ottemperanza ai vari decreti del lockdown, erano state sospese le attività in elezione, e quindi ovviamente la medicina e chirurgia estetica.
Dal 4 maggio quindi via libera a interventi come lipoaspirazioni, mastoplastica additiva e infiltrazioni di tossina botulinica?
“Tutto dipende dall’ordinanza di ogni singola Regione – riprende d’Andrea –, perché in Italia la sanità è federale. Alcune regioni, come ad e esempio Emilia Romagna e Campania, hanno già dato l’autorizzazione e quindi le attività elettive ripartono dal 4 maggio. A parte questo aspetto di tempistica, sul quale come società scientifica non abbiamo alcun potere, ci siamo impegnati per fornire consigli e raccomandazioni utili nella pratica di tutti i giorni, ovviamente sempre ricordando la regola principale, il buonsenso”.
Le “regole”, tra mascherine, sanificazione e distanziamento
Nel dettaglio, il Vademecum contiene tutti i suggerimenti relativi alla preparazione e riorganizzazione dello studio, alla prassi da osservare con i pazienti durante la visita, in ambulatorio e in sala operatoria. “Per quanto riguarda le visite in studio, le raccomandazioni ovviamente comprendono – dice ancora d’Andrea – l’utilizzo delle mascherine, il lavaggio corretto e frequente delle mani e il distanziamento, cioè tutto quello che abbiamo imparato a conoscere e rispettare in queste settimane”. Ancora, negli studi il cambio dell’aria, o la sua sanificazione con appositi dispositivi, sarà frequente, e soprattutto si eviteranno gli assembramenti.
“Il mondo post-Covid19 è un mondo diverso – osserva d’Andrea – e anche l’accoglienza in studio sarà diversa. Ci abitueremo, come ci siamo abituati ad uscire con le mascherine e ad osservare le distanze raccomandate. Riprendere l’attività di elezione è fondamentale per garantire alle persone le possibilità legate alle medicina e alla chirurgia estetica, due strumenti sempre più utilizzati per raggiungere quel benessere globale che ormai fa completamente parte della nostra cultura”.
Il Vademecum è a disposizione dei soci SICPRE.