Quando mancano poche ore (sarà dalla mezzanotte) all’entrata in vigore dell’ordinanza in Veneto che cancella l’obbligo della mascherina all’aperto – ma la conferma nei luoghi al chiuso – il governatore Luca Zaia annuncia che la Regione sta ultimando la scrittura delle linee guide per la riapertura delle discoteche.
“Siamo già pronti – ha detto – con le linee guide per i cinema ed i teatri, nei prossimi uno-due giorni avremo anche quelle per la riapertura delle discoteche”. Tra i ‘lembi’ – come di ha definiti – di attività che ancora mancano per la ripartenza completa, ci sono anche le case da gioco.
“Siamo pronti anche con le linee guida per far ripartire i casinò – ha spiegato – Mi cono confrontato in questi giorni anche con il collega Toti, loro hanno il Casinò di San Remo, noi abbiamo quello di Venezia da riaprire”.
“Sembra che dal 3 giugno, da mercoledì, non ci sia più il limite del confine regionale di spostamenti. Ma noi siamo in attesa di un provvedimento nazionale. Questa cosa va a consolidarsi solo dopo l’adozione del provvedimento a livello nazionale, da come la vedo io, ci vorrà un Dpcm che interrompa il blocco”. Ha spiegato Luca Zaia, rilevando che “a memoria, tutti gli atti decadrebbero dal 15 giugno, per anticipare bisognerebbe fare un provvedimento di revoca”.
“I cinque ospedali vecchi che abbiamo riaperto e riallestito, creando 740 posti letto nuovi, che per fortuna non abbiamo utilizzato, li teniamo lì, diamo un giro di chiave e li teniamo pronti per l’autunno. Perché io non posso arrivare a ottobre, con una reinfezione, e aver smantellato queste strutture”. Lo ha chiarito il governatore Luca Zaia, spiegando la gestione delle 5 ex strutture ospedaliere (Valdobbiadene, Monselice, Zevio, Bussolengo e Isola della Scala), riallestite nel pieno dell’emergenza Coronavirus in Veneto. Zaia ha annunciato che nel giro di un paio di settimane la Regione depositerà il nuovo piano di sanità pubblica. “Se si ripresentasse il virus, nella maniera del 21 febbraio – ha aggiunto Zaia – io ho chiesto ai miei dirigenti che voglio vedere schierata l’artiglieria pesante, l”esercito’. Siamo riusciti a fare esperienza sul Covid limitando i danni, pensiamo a cosa sta accadendo negli Stati Uniti, o in Brasile, non possiamo permetterci di fare errori nel prossimo giro”.