“Sono stato in un baratro tra la vita e la morte, non dobbiamo sottovalutare il virus perché c’è e ci sarà non si sa per quanto. Ho imparato a convivere con mascherina e guanti, invito tutti a fare questi sforzi. La mascherina ci salva la vita come la cintura di sicurezza“: sono le parole di Graziano Ruzza, il paziente guarito al Covid Hospital di Schiavonia (Padova) dopo 18 giorni di terapia intensiva.
Il 53enne ha raccontato la sua odissea durante una diretta Facebook dell’Usl 6 Euganea di Padova: “Mettere il casco è stata la cosa più atroce. Il trasferimento in rianimazione è durato 15 minuti e lì mi sono passati davanti 50 anni della mia vita. Quando sono arrivato in reparto i medici mi hanno detto che sarei partito per un lungo sogno. Quando mi sono svegliato mi hanno spiegato che ero un baco da seta e sono diventato una farfalla. Attorno a me c’erano tanti biglietti con scritte come ‘Graziano ce la farai’, è stata la cosa più emozionante e mi ha fatto commuovere“. “I ragazzi del personale sanitario mi hanno aspettato fuori dalla porta e mi hanno fatto un lungo applauso“.
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Coronavirus, il racconto del paziente guarito: “Sono stato in un baratro tra la vita e la morte, la mascherina è come la cintura di sicurezza”
"La mascherina ci salva la vita come la cintura di sicurezza": sono le parole di Graziano Ruzza, paziente guarito dopo 18 giorni di terapia intensiva
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