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Mentre molti Paesi, tra i quali Germania, Austria, Danimarca, Norvegia, hanno allentato considerevolmente le misure nella fase 2 dell’emergenza coronavirus, l’Italia ci è andata con i piedi di piombo, consentendo pochissime aperture e libertà dal 4 maggio rispetto alla fase 1. Peggio sembra fare il Regno Unito, dove si va verso la proroga del lockdown di altre 3 settimane. Almeno secondo quanto riportato dl Times.
Nel discorso alla nazione che il premier Boris Johnson terrà domenica sera, secondo il giornale di Rupert Murdoch, verranno annunciati alleggerimenti limitatissimi e tappe verso una graduale “riapertura” fissate per lo piu’ dalla sola indicazione di date future. Sostanzialmente, Johnson, reduce in prima persona dal contagio di coronavirus, annuncera’ “l’estensione del lockdown” per tre settimane, “fino a giugno“.
La stessa indicazione e’ gia’ scattata da parte dei governi locali di Scozia e Galles, che hanno deciso in autonomia, con l’unica concessione per ora dell’uso dei giardini pubblici e dell’ok all’esercizio fisico libero all’aperto. È un approccio “comune fra le quattro nazioni” del Regno nella strategia “della massima cautela”, ha precisato oggi un portavoce di Downing Street, limitandosi a non escludere qualche “leggera differenza” per l’Inghilterra (si parla del via libera a “preghiere individuali” nei luoghi di culto) e a evocare la possibilita’ di introdurre la quarantena obbligatoria per chiunque dalla settimana prossima attraversi i confini britannici dall’estero. Stando al Times, dunque, Johnson appare orientato a resistere alle pressioni di media e business per una riapertura. Nel Regno Unito, il totale di morti accertati per Covid-19 ha superato quota 30.000, record europeo in cifra assoluta.