Il calcio si è fermato davanti all’emergenza coronavirus in Italia, ma con l’epidemia che tende a migliorare, si valutano le opzioni per far tornare in campo le squadre del campionato di Serie A. Una delle ipotesi circolata con sempre più insistenza nelle ultime settimane è quella di giocare le partite restanti del campionato 2019-2020 solo negli stadi del Sud. La differenza tra Nord e Sud Italia riguardo l’epidemia, infatti, è netta: se nelle regioni settentrionali ha dilagato con circa 170.000 casi, tutte le regioni meridionali complessivamente contano circa 14.000 casi.
Se questa ipotesi diventasse realtà, dalla Puglia alla Sicilia, tante città dispongono degli impianti sportivi che permetterebbero di portare a termine la stagione. In Campania, primo su tutti c’è il San Paolo a Napoli, ma anche lo stadio Vigorito di Benevento e l’Arechi di Salerno. In Puglia, c’è il Via del Mare di Lecce, il San Nicola di Bari e lo stadio Zaccheria di Foggia. In Calabria, c’è lo Scida di Crotone e il Granillo di Reggio Calabria e infine in Sicilia ci sarebbero il Barbera di Palermo e il Massimino di Catania. Le soluzioni non mancano nel caso in cui si prendesse la decisione di concludere il campionato di Serie A negli stadi del Sud.