Negli Stati Uniti, il coronavirus ha causato piu’ di 66.000 morti su oltre 1,1 milioni di casi accertati, ma l’epidemia non ha fermato del tutto il Paese. Trump è impaziente di far tornare a girare l’economia, ma già una quarantina di Stati americani stanno riaprendo.
I 29 milioni di residenti del Texas sono ormai liberi di uscire, in Maine i parrucchieri hanno tirato su le saracinesche mentre in Alabama le boutique sono tornate a esporre i loro capi di abbigliamento in vetrina. Sulle affollate spiagge della Florida si sorride ironicamente della California chiusa, anche se non tutti sono d’accordo sulle riaperture. Un avvocato travestito da morte e armato di falce si e’ aggirato per le spiagge dello Stato davanti agli occhi increduli dei bagnanti: “Non abbiamo abbastanza test, abbastanza dati, non siamo abbastanza preparati” per tornare a fare quello che facevamo prima, ha detto Daniel Uhlfelder spiegando la sua protesta.
Le proteste sono scoppiate in molti degli stati che rimangono ancora chiusi, soprattutto a causa delle difficoltà economiche: dall’inizio dei lockdown, 30 milioni di americani sono rimasti senza lavoro . Dalle Hawaii al Michigan, migliaia di persone, molte anche armate, scendono in piazza per manifestare contro i lockdown e chiedere liberta’ di fronte ad uno stop delle attivita’ che ritengono non democratico e in violazione dei diritti costituzionali (vedi foto della gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo). I manifestanti sono delle “brave persone ma sono arrabbiate. Vogliono tornare alla loro vita“, ha twittato il presidente Trump. In California decine di surfisti hanno sfidato i divieti e, armati di tavola, hanno invaso le spiagge, così come alle Hawaii. In Michigan centinaia di persone hanno invaso le strade contro la governatrice Gretchen Whitmer e la tensione e’ salita alle stelle con la polizia, costretta a intervenire in assetto antisommossa anche con decine di arresti.