Google dedica un Doodle alla Festa della Mamma, un biglietto di auguri speciale

Festa della Mamma 2020: in questo giorno speciale, Google dedica un Doodle alla donna più importante della nostra vita
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Oggi, 10 Maggio è la Festa della Mamma 2020: quest’anno la festa laica più famosa ricorre in un periodo molto delicato nel Mondo, colpito dalla pandemia di Coronavirus: a causa del lockdown molte famiglie non hanno potuto riunirsi per molto tempo, e per tale motivo questa festa nel 2020 assume un significato senza dubbio più profondo.

In questo giorno speciale, Google dedica un Doodle alla donna più importante della nostra vita, spiegando: “Che sia vicina o lontana, create per la vostra mamma un’opera d’arte con il cuore, con Doodle interattivo di oggi” che consente di realizzare un biglietto di auguri digitale.

La Festa della Mamma, una tradizione che dura da secoli: storia e origini

auguri festa della mamma

La Festa della Mamma è una tradizione antica, molto più di quanto si pensi. Già nell’antica Grecia, e poi in epoca Romana, questa ricorrenza era molto sentita e le mamme venivano festeggiate durante le numerose feste dedicate alle divinità femminili e alla fertilità.

Durante il Medioevo e poi nel periodo rinascimentale, queste tradizioni sono andate perse, anche per la sempre maggiore diffusione del Cristianesimo e l’abbandono delle tradizioni pagane. Nel corso di questi secoli, infatti, le celebrazioni dedicate alla mamme erano quelle legate alla maternità della Madonna. La festa di Maria veniva considerata la festa di tutte le mamme, ma in realtà vennero pian piano a scompare le celebrazioni dedicato specificatamente e queste ultime.

La Festa della Mamma così come la conosciamo oggi, fu introdotta tra l’800 e il ’900 in due differenti momenti. Tra gli anni ‘60 e ‘70 dell’800 una pacifista americana, Ann Reeves Jarvis, cercò di promuovere diverse ‘feste della mamma’, sotto forma di picnic o comunque di incontri conviviali, il cui fine era quello di avvicinare tra loro le madri di Nordisti e Sudisti, sopo la guerra civile. Nel 1870 ci fu un’altra importante iniziativa tesa a celebrare il ruolo delle mamme: la poetessa statunitense Julia Ward Howe scrisse la “Mother’s Day Proclamation”, un’ode nella quale invitava le donne a prendere le redini, o comunque ad avere un ruolo più significativo, nel processo di pacificazione tra gli Stati americani devastati dalla guerra civile.

Nei primi anni del ‘900, poi, Anna Jarvis, figlia di Ann Reeves Jarvis, sulla scia di quanto fatto dalla madre anni prima, organizza diversi eventi dedicati alle mamme: ottiene una eco e un seguito tale da attirare l’attenzione del governo, e nel 1914 il presidente USA Woodrow Wilson ufficializza la Festa della Mamma, stabilendo che venisse celebrata la seconda domenica di maggio,  periodo dell’anno in cui era morta Ann Jarvis.

La Festa della Mamma, dunque, come molte altre tradizioni che fanno ormai parte della nostra cultura, nasce oltreoceano. Ma quando sbarca in Italia? Il 24 dicembre 1933, durante il periodo fascista, viene celebrata la “Giornata della madre e del fanciullo”. Fu così che, ogni vigilia di Natale, si iniziò a festeggiare le mamme per motivi propagandistici: la politica natalista del regime fascista vedeva nelle mamme il miglior modo per far presa sull’opinione pubblica, tanto che in quel periodo venivano premiate le famiglie più prolifiche.

Nel dopoguerra questa celebrazione perde il carattere propagandistico e nelle seconda metà degli anni ‘50 cambia volto. Inizialmente si diffondono due feste della mamma: una religiosa, organizzata dal parroco di una frazione di Assisi in onore della maternità cristiana; l’altra commerciale, promossa dai fiorai liguri. Le ricorrenze erano celebrate entrambe a maggio, mese dedicato sia alla Madonna che ai fiori. Dal 1959 la festa diventò unica e per diversi anni è stata celebrata l’8 maggio. Oggi, proprio come negli Usa, si festeggia la seconda domenica di maggio.

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