“I motori non funzionano più, Mayday, Mayday, Mayday!“: è stata inevitabilmente questa l’ultima disperata richiesta di soccorso prima della tragedia. A pronunciare queste parole è stato il dell’Airbus della compagnia di bandiera del Pakistan, che e precipitato in una zona residenziale di Karachi. A perdere la vita sono state ben 99 persone a bordo, ma non solo: molte altre vittime potrebbero essere rimaste intrappolate tra le macerie delle case distrutte nello schianto. Tre passeggeri si sono salvati per miracolo.
Oggi in Pakistan era stato riaperto il traffico Aereo interno dopo il lockdown dovuto al coronavirus. In molti stavano tornando dalle loro famiglie per celebrare la fine del Ramadan. Il velivolo si stava avvicinando “alla pista quando il pilota ha indicato che aveva un problema tecnico ed ha continuato a girare in quota“, ha riferito il capo della compagnia Arshad Malik. La scatola nera è stata recuperata e potrà aiutare a chiarire la dinamica di quanto accaduto, ma il sito di monitoraggio Aereo liveatc.net ha pubblicato quella che sarebbe stata l’ultima conversazione tra pilota e torre: “Ho perso due motori”, ha riferito il pilota prima di lanciare la ripetuta richiesta di soccorso, per poi scomparire dai radar e infine precipitare. L’impatto al suolo e’ avvenuto in un quartiere a 3 chilometri dall’aeroporto, densamente popolato. “Un boato enorme, tanto fumo e fuoco, almeno quattro edifici crollati”, è una delle testimonianze di chi e’ scampato al disastro. “Stavo lasciando la moschea quando ho visto l’Aereo inclinarsi da un lato, era cosi’ basso che le pareti tremavano”, ha raccontato un ragazzo di 14 anni. “Sembrava il giorno del giudizio”, ha detto invece un’insegnante, con decine di persone in fuga nel panico.
Soccorritori ed esercito hanno dovuto scavare sotto montagne di detrit. Decine di corpi, ed anche diversi feriti, sono stati portati negli obitori e negli ospedali, ma le ricerche per determinare l’esatto numero di vittime richiederanno tempo. Per i tre passeggeri tratti in salvo si parla quasi di miracolo. Tra questi anche il presidente della Banca del Pujiab, Zafar Masud. Le loro condizioni sarebbero stabili. Il primo ministro Imran Khan ha espresso il suo “shock” per l’incidente ed ha promesso un’inchiesta immediata, sebbene sia noto che la Pia, fino agli anni ’70 tra le più importanti compagnie al mondo, abbia perso da tempo la propria buona reputazione, dopo anni di perdite finanziarie, cattiva gestione e ritardi. Anche con l’Ue ha avuto problemi nell’ottenere le certificazioni di sicurezza. Già nel 2016 un suo volo interno si schiantò tra le montagne del nord, uccidendo 47 persone. Nel 1992, invece, un altro incidente aveva visto al morte di 167 persone a bordo di un velivolo schiantatosi contro una collina, in Nepal.