Paura in Campania dove un grosso boato ha fatto pensare a un terremoto: in realtà è esplosa una fabbrica a Ottaviano, in provincia di Napoli. Un grosso incendio si è diffuso nell’edificio. La fabbrica, che produce oggetti in plastica, è la ditta Scudieri.
Secondo le poche informazioni che, sono al momento disponibili, ci sarebbero due operai feriti. Sul posto i vigili del fuoco, i mezzi di soccorso e i carabinieri. La densa colonna di fumo nero è ben visibile in molti comuni dell’entroterra vesuviano.
Un fumo denso e un odore acre si sta sprigionando nel Napoletano e, in particolare, nei Comuni alle falde del Vesuvio.
AGGIORNAMENTO DELLE 17.51: Un uomo è morto nell’esplosione della fabbrica della plastica a Ottaviano (Napoli). Una persona in condizioni gravissime è stata trasportata all’ospedale di Nola, un altro ferito è all’ospedale Cardarelli di Napoli. Aveva riaperto ieri, per effetto dell’ultimo decreto governativo, la Adler di Ottaviano (Napoli), dove oggi, poco prima delle 16, è avvenuta un’esplosione nella quale sono rimasti feriti due dipendenti, uno dei quali in maniera grave. Secondo alcuni testimoni lo scenario che si è presentato è apocalittico ed alcuni dipendenti, usciti indenni dalla fabbrica che produce plastica e gomma, ipotizzano che ad esplodere sia stata una bombola di gas presente nello stabilimento per le lavorazioni. Il dipendente ferito in maniera lieve è stato portato alla clinica Trusso di Ottaviano per le prime cure; la persona più grave sembra sia stata portata al Cardarelli di Napoli. La fabbrica, come detto, aveva riaperto ieri e si stavano effettuando i turni con personale ridotto per il distanziamento nei luoghi di lavoro.
“Abbiamo cercato di rianimarlo, ma non ci siamo riusciti”. E’ quanto racconta Luca Capasso, sindaco di Ottaviano (Napoli), tra i primi ad arrivare, insieme con i carabinieri, davanti alla fabbrica Adler Plastic, interessata da una violenta esplosione nella quale una persona è morta e altre due sono rimaste ferite (una delle quali in maniera grave). “Quando sono arrivato ci siamo trovati di fronte ad uno scenario orribile – aggiunge Capasso – abbiamo cercato di rianimare la persona a terra. Ma non ci siamo riusciti. Mezzo capannone è andato distrutto, c’era fumo ovunque. Ma ora l’aria è tornata respirabile. Forse il vento ha aiutato”. Davanti alla fabbrica è arrivato anche il personale dell’Arpac e dell’Asl per i rilievi.
Si chiamava Vincenzo Lanza e aveva 55 anni l’operaio morto nell’esplosione della Adler di Ottaviano (Napoli). Grande appassionato di cani, vivevano a poca distanza dal luogo dell’incidente e si trovava nei pressi del forno esploso per cause ancora da accertare alle 16 di oggi. L’uomo è stato preso in pieno dalla fiammata seguente la deflagrazione. Lanza aveva un figlio, era appassionato di calcio, e con la moglie spesso organizzava gite; tifoso dell’Inter era tornato a lavoro ieri come gli altri 69 operai. Sul proprio profilo Facebook aveva postato sette giorni fa una intervista all’attore Claudio Amendola dal titolo allarmante alla luce di quanto successo oggi: “La fretta ci remerà contro, non siamo pronti a riaprire il 4 maggio”. Vincenzo aveva appeso fuori dal balcone di casa un tricolore e aveva lasciato lo slogan di questi giorni difficili: “Andrà tutto bene”. Il ferito, portato all’ospedale Cardarelli per le ustioni riportate su buona parte del corpo, si chiama Giuseppe Pisanti.
La Adler produce componentistica in plastica e gomma. L’esplosione ha fatto tremare i vetri in molti comuni del Vesuviano, mandando in frantumi le vetrate di abitazioni della zona circostante e del centro cittadino. La colonna di fumo nero era visibile a diverse decine di chilometri di distanza dal luogo dell’esplosione. In alcuni comuni i sindaci hanno invitato i cittadini a tenere le finestre chiuse per evitare un’eventuale intossicazione dai fumi prodotti dallo scoppio, come il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, che ha chiesto ai concittadini anche di evitare spostamenti verso Ottaviano.
In merito all’incendio scoppiato oggi ad Ottaviano (Napoli) nello stabilimento Adler Plastic, l’azienda in una nota esprime “innanzitutto preoccupazione per le persone coinvolte e vicinanza alle famiglie dei lavoratori”. L’azienda rende noto “che, una volta assistiti i feriti e gestita l’emergenza assieme al personale sanitario, in collaborazione con le forze dell’ordine verrà fatto tutto il possibile per verificare quanto accaduto. Appena accertato quanto successo, l’Azienda provvederà ad informare la stampa con un comunicato“, conclude la nota.
AGGIORNAMENTO DELLE 17.09: Due persone sono rimaste ferite nell’esplosione della fabbrica Adler Plastic di Ottaviano (Napoli), una delle quali in maniera grave. Lo si apprende da fonti del Comando provinciale dei carabinieri. La fabbrica è impegnata nella lavorazione di gomma e plastica. L’esplosione è stata udita a chilometri di distanza ed il fumo è visibile anche da centri lontani dal luogo dell’esplosione.
Il Sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, in questo momento è sul luogo dell’esplosione: “Chiedo a tutti i cittadini di Somma Vesuviana, in via precauzionale di tenere porte e finestre chiuse ed evitare spostamenti verso la vicina città di Ottaviano”. “In seguito all’ esplosione verificatasi pochi minuti fa , nella vicina città di Ottaviano, invito in via precauzionale i cittadini di Somma Vesuviana a tenere porte e finestre chiuse , e di evitare , se non in caso di estrema necessità gli spostamenti verso l’ esterno, in particolare direzione Ottaviano”.