NASA e SpaceX insieme per la storia, lancio epocale da Cape Canaveral: Crew Dragon porta due astronauti verso la ISS

Stasera NASA e SpaceX all'appuntamento con la storia: per la prima volta una compagnia privata ha lanciato due astronauti verso la ISS
MeteoWeb

La capsula Crew Dragon è stata lanciata con successo e sta sfrecciando verso la Stazione Spaziale Internazionale. Dopo nove anni, restituisce agli Stati Uniti la capacita’ di portare uomini nello spazio. Il veicolo spaziale di Elon Musk sancisce in modo definitivo l’ingresso dei privati nello spazio, promettendo un cambiamento radicale destinato a fare dello spazio un’impresa alla portata di tutti, a partire dalle aziende. “Il decollo c’è stato. Fatta la storia“, ha twittato la NASA. Si e’ deciso per il ‘go’ nonostante le condizioni meteo non fossero ottimali, con nubi e pioggia sul Kennedy Space Center e con gli indicatori di cumulonembi e fulmini che segnavano rosso. Poi un improvviso miglioramento e quando mancavano 45 minuti al lancio si e’ deciso per andare avanti e il propellente e’ stato caricato.

Il razzo Falcon 9 e la capsula Crew Dragon, entrambi della SpaceX, sono partiti dalla storica piattaforma 39/A, la stessa dalla quale partivano le missioni Apollo per la Luna e poi gli Shuttle che hanno permesso di costruire la Stazione Spaziale. A bordo ci sono i veterani della NASA Doug Hurley (54 anni) e Bob Behnken (50) . La loro missione, chiamata Demo2, e’ il secondo test della capsula Crew Dragon, che nel marzo 2019 aveva fatto il primo volo di prova senza equipaggio diretta alla Stazione Spaziale. In quella missione, chiamata Demo1, la capsula aveva portato a bordo oltre 180 chilogrammi di materiali e rifornimenti e a bordo non c’erano uomini, ma solo un manichino, Ripley, che con i suoi sensori aveva fornito dati utili sulle sollecitazioni che avrebbero subito i futuri astronauti destinati a volare sulla capsula. AstroDoug e AstroBehnken adesso dovranno dimostrare definitivamente che la navetta di Elon Musk e’ in grado di portare uomini in orbita e di restituire agli Stati Uniti la capacita’ di portare uomini nello spazio.

E’ tangibile l’entusiasmo per questa missione senza precedenti, il cui simbolo piu’ popolare e’ diventato l’hashtag #LaunchAmerica. Degli astronauti sono tornati a partire dal suolo degli Stati Uniti dopo ben 11 anni, ossia dall’uscita di scena dello Space Shuttle. Un lancio che e’ un simbolo per gli Stati Uniti, al quale il presidente Donald Trump ha voluto assistere personalmente. “E’ incredibile”, e’ stato il suo primo commento al lancio, al quale ha assistito al suo vice Mike Pence. SpaceX e la NASA stasera hanno riscritto la storia dell’esplorazione spaziale.

Credit: NASA

Una giornata storica per gli Stati Uniti che dopo 9 anni tornano ad avere un accesso autonomo per gli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale con il lancio della missione Crew Dragon Demo-2, grazie alla partnership pubblico-privato tra NASA e SpaceX . Un passo significativo che segna  l’inizio di una nuova era commerciale  per i voli spaziali umani. C’è anche il  contributo dell’Italia a questo lancio, grazie  al supporto fornito dalla base dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Broglio Space Center (BSC) di Malindi in Kenya, che fa parte delle stazioni di tracking che hanno seguito il volo della Crew Dragon verso la Stazione Spaziale. Un ringraziamento particolare a tutto lo staff dell’ASI, che ha garantito l’apertura e l’operatività della base durante questo periodo di emergenza Covid. Voglio, soprattutto, fare le congratulazioni alla NASA, nostro partner storico da più di 50 anni, per questo nuovo traguardo!”, ha commentato Giorgio Saccoccia, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.

ORE 22:15: Tutto procede secondo i piani. In corso la “phase burn” che porterà la capsula Crew Dragon sulla sua traiettoria verso la ISS, dove arriverà alle 16:30 (ora italiana) di domani, domenica 31 maggio.

ORE 21:44:Per la prima volta dopo 9 anni, abbiamo lanciato astronauti americani su razzi americani dal suolo americano. Sono così orgoglioso del team NASA/SpaceX per aver reso possibile questo momento”, ha detto il Presidente della NASA Jim Bridenstine.

ORE 21:35: Crew Dragon si separa dal secondo stadio: la capsula è ufficialmente in rotta verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove arriverà dopo 19 ore di volo.

ORE 21:33: Il primo stadio atterra perfettamente sulla piattaforma sulla Terra. Il secondo stadio ha spento i motori: Behnken e Hurley sono nello spazio.

ORE 21:25: Il secondo stadio si separa: gli astronauti sono diretti allo spazio. Il primo stadio ritorna verso la Terra.

ORE 21:22: Il razzo Falcon 9 decolla da Cape Canaveral!

ORE 21:16: “E’ assolutamente un onore essere parte di questo grande sforzo per riportare gli USA nel business dello spazio. Parleremo dall’orbita”, ha detto Doug. Mancano pochissimi minuti al lancio.

ORE 21:07: Continua l’operazione di carico del propellente che durerà fino a pochi minuti dal lancio. Mancano solo 15 minuti al decollo del razzo Falcon 9.

ORE 20:35: Arriva l’ok anche dal meteo: attualmente il lancio si farà.

ORE 20:25: Gli astronauti sono “pronti al lancio”. In attesa dell’aggiornamento per sapere se anche il meteo sarà favorevole al volo. A breve si procederà alla rimozione del braccio di accesso alla capsula e al carico del propellente.

ORE 20:05: A Cape Canaveral segnano rosso due dei principali indicatori meteo in vista del lancio: indicano la presenza di cumulonembi e fulmini, due condizioni che potrebbero essere proibitive per il lancio. Sulla base sta piovendo, ma le speranze di poter lanciare non sono ancora abbandonate. La decisione definitiva è attesa quanto mancheranno 45 minuti al lancio, ossia alle 20:37, prima che abbiano inizio le operazioni di carico del propellente.

ORE 19:44: “Se il lancio avvenisse ora, sarebbe un “no lancio”: questa la comunicazione ricevuta dai due astronauti a bordo della Crew Dragon in merito alle condizioni meteo. Il meteo continua ad essere una preoccupazione mentre manca meno di un’ora e mezza al lancio.

ORE 19:20: Il portellone della capsula Crew Dragon è stato chiuso. Le condizioni meteo verranno valutate prima del carico del propellente nel razzo Falcon 9. Tutti i controlli sul razzo e sulla capsula procedono con risultati ottimali. Il meteo rimane un’incognita.

ORE 18:50: Gli astronauti hanno allacciato le cinture e stanno testando che i canali di comunicazione funzionino correttamente all’interno della capsula Crew Dragon.

ORE 18:35: Gli astronauti Behken e Hurley sono entrati nella capsula Crew Dragon che li lancerà verso la ISS.

Gli astronauti

Behnken e Hurley sono amici per la pelle: entrambi ex piloti dei Marine con il grado di colonnello. Sono stati selezionati dalla NASA nella stessa classe di astronauti (quella del 2000) dove hanno conosciuto le loro mogli, entrambe astronaute. Hanno entrambi un figlio maschio. Hurley è stato testimone di nozze di Behnken. La coppia pronta ad inaugurare la nuova era dell’esplorazione spaziale scherza spesso sul fatto che la Nasa si sia preoccupata di selezionare per loro anche le mogli. Chi li conosce sostiene che sono legati da un’amicizia fraterna. La peggiore abitudine di Doug? “Ha un senso dell’igiene più spiccato del mio“, ironizza Behnken in un video promozionale della Nasa. E’ la prima volta che vengono lanciati in orbita insieme. Behnken è originario del Missouri e Hurley è di New York. Risiedono entrambi a Houston, in Texas.

SpaceX

Foto di Joe Raedle / Getty Images

SpaceX ha già registrato diversi record tra le aziende private. È stata la prima a riutilizzare parte delle componenti di missili rientrate alla base e la prima a inviare veicoli alla Stazione Spaziale Internazionale. Nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia in atto, il progetto, designato come essenziale dalle autorità, non si è fermato e il personale ha continuato a lavorare. Dopo aver vinto commesse NASA per i rifornimenti alla ISS e ora per portarci gli astronauti, SpaceX si è assicurata anche il servizio cargo per trasportare gli elementi del Lunar Gateway, l’avamposto lunare che segnerà il ritorno dell’uomo sulla luna tra pochi anni.

Perché la corsa allo spazio si è riaccesa e ora, come mai successo nella storia spaziale, si baserà sulle aziende private. Musk, a meno di dieci anni dal primo cargo inviato in orbita, è arrivato a lanciare astronauti nello spazio. Richard Branson sta testando tecnologie aeronautiche per lanciare satelliti e fare “turismo spaziale”. Dopo il ritorno sulla luna, il prossimo obiettivo è quello di inviare uomini su Marte. La NASA ha pubblicato i principi per un nuovo trattato internazionale sullo sfruttamento della Luna. Gli “Artemis Accords” contengono, oltre al richiamo a una cooperazione internazionale, anche un primo accenno alla spartizione di un altro mondo, con la creazione di “zone di sicurezza” per “prevenire interferenze” tra nazioni e aziende nazionali che vi operano.

Elon Musk

Il primo lancio con equipaggio della navetta Crew Dragon rappresenta solo l’ultimo traguardo nella lunga corsa allo spazio di Elon Musk, cominciata nel 2002 con la fondazione della compagnia SpaceX e proseguita tra razzi riutilizzabili, ‘cavallette’ interplanetarie e auto elettriche lanciate verso Marte. L’obiettivo dell’imprenditore visionario e’ sempre stato quello di sviluppare tecnologie innovative per rendere lo spazio piu’ accessibile e contribuire alla colonizzazione di altri pianeti. Il tutto condito con abili strategie di marketing e dichiarazioni capaci di far sognare milioni di appassionati in tutto il mondo, come quella del biglietto da 100.000 dollari per volare su Marte. Con la capsula Dragon, la Space X e’ stata la prima compagnia privata a lanciare un veicolo in orbita (nel 2010) e poi verso la Stazione spaziale (2012). Mai scoraggiato dagli insuccessi, Musk ha continuato a coltivare il suo sogno spaziale, e in particolare quello di Marte, senza rinunciare anche a un tocco pop. Come nel caso della Tesla Roadster lanciata nel 2018 verso il Pianeta Rosso con il gigantesco razzo riutilizzabile Falcon Heavy, mentre il manichino Starman a bordo si godeva il panorama sulle celebri note di Life on Mars di David Bowie.

Il ritorno sulla luna

Il ritorno sulla luna è pianificato per il 2024, quando la NASA intende portare sul nostro satellite la prima donna nell’ambito della missione Artemis, che deve il suo nome, non casuale, alla sorella di Apollo. Lo sbarco avverrà grazie ad un modulo privato, commissionato dalla NASA a una tra SpaceX, Blue Origin e Dynetics. La NASA ha destinato quasi un miliardo di dollari solo per la fase di sviluppo dei tre veicoli. Ma questa volta, l’uomo non andrà solo sulla luna: l’obiettivo, infatti, è restarci costruendo un insediamento, per capire se e come si potrà portare l’uomo su Marte. Un modulo di servizio europeo spingerà la capsula diretta verso la Luna. Le agenzie spaziali di diversi Paesi stanno sviluppando il Lunar Gateway, una nuova stazione spaziale da costruire attorno alla Luna. Nel frattempo, continueranno le missioni di esplorazione con sonde e robot.

Obiettivo Marte

Credit: NASA

La missione Exomars 2020 è stata posticipata di 2 anni ma a luglio 2020, per sfruttare la maggiore vicinanza di Terra e Marte, 3 missioni robotiche decolleranno verso il Pianeta Rosso: si tratta di Mars 2020 della NASA, Hope degli Emirati Arabi e la cinese Tianwen 1. Al momento non è possibile dire quando l’uomo sarà in grado di mettere piede sul Pianeta Rosso. A questo scopo, contribuirà anche una colonia lunare, che permetterà di mettere a punto le tecnologie necessarie a sopravvivere per mesi a milioni di chilometri di distanza dalla Terra. L’obiettivo dichiarato durante l’amministrazione Obama, dallo stesso presidente, è la decade del 2030. Nel frattempo, Elon Musk è già al lavoro: è in costruzione il razzo Starship, che attende a breve il suo volo inaugurale e che ci porterà sul Pianeta Rosso.

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