Previsioni Meteo Giugno – L’instabilità continuerà anche per la prima settimana di giugno. I modelli matematici non rilevano condizioni anticicloniche nell’ambito di 10 giorni almeno. Il Mediterraneo centrale e l’Italia continuerebbero a rimanere sotto l’influenza di una circolazione fresca settentrionale che, pertanto, secondo il prospetto del Centro di Calcolo Europeo ECMWF, persisterebbe a oltranza, oltre che per fine maggio, anche per i primi 4 giorni di Giugno. A seguire, dal 5 del nuovo mese e fino al 7, i nuovo aggiornamenti serali deporrebbero per un progressivo arretramento dell’attività moderatamente ciclonica continentale, ma subito, a ruota avanzerebbero da Ovest altre anse cicloniche, questa volta legate a nuclei di vorticità positiva in arrivo dai settori oceanici, attraverso la Penisola iberica, il Golfo di Biscaglia e in penetrazione fino al Mediterraneo centro occidentale. Lo schema circolatorio medio previsto dall’1 al 4 giugno è sintetizzato in linea di massima nell’immagine in evidenza, con ancora perno depressionario in prossimità delle regioni dell’ex Jugoslavia e afflusso di correnti fresche e moderatamente instabili verso le regioni centro meridionali. Su queste aree potrebbero ancora insistere rovesci e temporali diffusi, più ricorrenti sulle aree appenniniche. Minore probabilità di precipitazioni al Nord e su Est Sardegna.
Dal 5 al 7 giugno, le dinamiche attualmente simulate, sarebbero per un sostanziale cambio di circolazione, ma non nel senso di stabilità, salvo qualche flebile intermezzo anticiclonico di breve durata, piuttosto nel senso di avvento di correnti meridionali, ma pur sempre instabili su diverse aree peninsulari, tuttavia di più, questa volta, su quelle settentrionali e tirreniche, specie medio alte. Il centro motore depressionario, infatti, attivato da correnti umide e instabili atlantiche, andrebbe collocandosi tra il Golfo del Leone, le Baleari e la Spagna orientale, con flusso di correnti umide meridionali verso le nostre regioni del medio e alto Tirreno e del Nord. Le nubi e le piogge, in questa fase, andrebbero a colpire più direttamente e con maggiore intensità queste aree, mentre risulterebbero deboli e irregolari sul resto del territorio, magari anche decisamente fiacche o assenti del tutto, sul medio e basso adriatico e sulle aree ioniche. L’aspetto termico tenderebbe ad aumentare in maniera più palese sul medio e basso Adriatico e al Sud, aumento in forma leggera o spesso anche stazionario al Nord e sul medio e alto Tirreno.
Precisiamo, tuttavia, che l’evoluzione, nelle ultimissime emissioni, sta mostrando variazioni di configurazione più repentine, sicchè necessita di aggiornamenti continui, quotidianamente presenti nella nostra home page.