SpaceX porta nello spazio due astronauti NASA: stasera il lancio epocale che riporta gli USA in prima linea, verso Luna e Marte con i privati

La corsa allo spazio si è riaccesa e ora, come mai successo nella storia spaziale, si baserà sulle aziende private: il lancio di Crew Dragon Demo-2 segnerà una svolta epocale
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Era il 2011 quando per l’ultima volta uno Shuttle decollò dal suolo americano diretto verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Per la prima volta da allora, un nuovo lancio diretto alla ISS avverrà dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral: oggi, mercoledì 27 maggio, alla presenza del presidente Donald Trump e pochissimi altri ospiti, decollerà Crew Dragon Demo-2.

Il lancio di oggi riconsegnerà autonomia agli Stati Uniti per lanciare i suoi uomini nello spazio, non dipendendo più dai russi e dalla loro Soyuz come successo nell’ultimo decennio. Ma a rendere epocale l’evento è il fatto che avverrà per la prima volta grazie ad una impresa privata, la SpaceX del miliardario Elon Musk, visionario  fondatore del sistema di pagamenti online PayPal e dell’azienda di auto elettriche Tesla. Molti osservatori, nota il Wall Street Journal, già paragonano l’importanza di questo lancio alle missioni Gemini degli anni ’60 che aprirono la strada allo sbarco sulla Luna. Questa volta, però, la NASA è “un cliente piuttosto che un operatore. Se il progetto fallirà se ne prenderà le colpe. Se invece sarà un successo la gloria andrà tutta a SpaceX“, dice al quotidiano economico Mark Albrecht, ex consigliere spaziale della Casa Bianca.

Credit: SpaceX

Il razzo Falcon 9 di SpaceX è sulla rampa di lancio 39A del Kennedy Space Center da diversi giorni. Dalla stessa piattaforma, decollarono gli astronauti Armstrong, Aldrin e Collins nel 1969 verso la Luna a bordo del Saturn V, il più potente razzo che abbia mai volato. Poi negli anni più recenti, quella posizione era occupata dallo Space Shuttle. Il decollo del Falcon 9 è atteso per le 22:33 (ora italiana) di stasera. Porterà nello spazio la capsula Dragon con a bordo i due astronauti della NASA Doug Hurley e Bob Behnken diretti verso la Stazione Spaziale Internazionale. Behnken e Hurley arriveranno alla rampa di lancio, neanche a dirlo, a bordo di una Tesla Model X.

Credit: NASA

SpaceX ha già registrato diversi record tra le aziende private. È stata la prima a riutilizzare parte delle componenti di missili rientrate alla base e la prima a inviare veicoli alla Stazione Spaziale Internazionale. Nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia in atto, il progetto, designato come essenziale dalle autorità, non si è fermato e il personale ha continuato a lavorare. Dopo aver vinto commesse NASA per i rifornimenti alla ISS e ora per portarci gli astronauti, SpaceX si è assicurata anche il servizio cargo per trasportare gli elementi del Lunar Gateway, l’avamposto lunare che segnerà il ritorno dell’uomo sulla luna tra pochi anni.

Credit: SpaceX

Perché la corsa allo spazio si è riaccesa e ora, come mai successo nella storia spaziale, si baserà sulle aziende private. Musk, a meno di dieci anni dal primo cargo inviato in orbita, è arrivato a lanciare astronauti nello spazio. Richard Branson sta testando tecnologie aeronautiche per lanciare satelliti e fare “turismo spaziale”. Dopo il ritorno sulla luna, il prossimo obiettivo è quello di inviare uomini su Marte. La NASA ha pubblicato i principi per un nuovo trattato internazionale sullo sfruttamento della Luna. Gli “Artemis Accords” contengono, oltre al richiamo a una cooperazione internazionale, anche un primo accenno alla spartizione di un altro mondo, con la creazione di “zone di sicurezza” per “prevenire interferenze” tra nazioni e aziende nazionali che vi operano.

Il ritorno sulla luna

Il ritorno sulla luna è pianificato per il 2024, quando la NASA intende portare sul nostro satellite la prima donna nell’ambito della missione Artemis, che deve il suo nome, non casuale, alla sorella di Apollo. Lo sbarco avverrà grazie ad un modulo privato, commissionato dalla NASA a una tra SpaceX, Blue Origin e Dynetics. La NASA ha destinato quasi un miliardo di dollari solo per la fase di sviluppo dei tre veicoli. Ma questa volta, l’uomo non andrà solo sulla luna: l’obiettivo, infatti, è restarci costruendo un insediamento, per capire se e come si potrà portare l’uomo su Marte. Un modulo di servizio europeo spingerà la capsula diretta verso la Luna. Le agenzie spaziali di diversi Paesi stanno sviluppando il Lunar Gateway, una nuova stazione spaziale da costruire attorno alla Luna. Nel frattempo, continueranno le missioni di esplorazione con sonde e robot.

Obiettivo Marte

Credit: NASA

La missione Exomars 2020 è stata posticipata di 2 anni ma a luglio 2020, per sfruttare la maggiore vicinanza di Terra e Marte, 3 missioni robotiche decolleranno verso il Pianeta Rosso: si tratta di Mars 2020 della NASA, Hope degli Emirati Arabi e la cinese Tianwen 1. Al momento non è possibile dire quando l’uomo sarà in grado di mettere piede sul Pianeta Rosso. A questo scopo, contribuirà anche una colonia lunare, che permetterà di mettere a punto le tecnologie necessarie a sopravvivere per mesi a milioni di chilometri di distanza dalla Terra. L’obiettivo dichiarato durante l’amministrazione Obama, dallo stesso presidente, è la decade del 2030. Nel frattempo, Elon Musk è già al lavoro: è in costruzione il razzo Starship, che attende a breve il suo volo inaugurale e che ci porterà sul Pianeta Rosso.

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