Diversi colpi di arma da fuoco sono stati sparati dalle postazioni della Corea del Nord: hanno colpito un posto di guardia sudcoreano nel confine demilitarizzato tra i due Paesi.
Il comando di Stato maggiore della Corea del Sud ha specificato che nessuna vittima o danno è stato segnalato dalla parte sudcoreana, la quale a sua volta poco dopo ha risposto in modo simile, sparando colpi d’arma da fuoco in direzione della Corea del Nord: mezz’ora dopo la mezzanotte italiana (da poco passate le sette e trenta del mattino in Corea) “un posto di guardia sudcoreano è stato colpito da diversi colpi provenienti dal Nord e i nostri militari hanno risposto con due colpi di pistola e un annuncio di avvertimento, secondo il nostro manuale“. Da allora “sono in corso consultazioni fra i due Governi per determinare le cause dell’accaduto“.
L’innalzamento della tensione arriva il giorno dopo la fine di un’assenza di quasi 3 settimane del leader nordcoreano Kim Jong-un.
Le due Coree rimangono tecnicamente in guerra dopo che il conflitto di Corea è finita con un armistizio nel 1953, e nonostante il suo nome, la Zona Demilitarizzata è uno dei luoghi più fortificati della terra, piena di campi minati e recinzioni con filo spinato.
Allentare le tensioni militari sul confine è stato uno degli accordi raggiunti tra Kim e il presidente del Sud, Moon Jae-in, in occasione di un vertice a Pyongyang nel settembre 2018.
La maggior parte degli accordi non sono rispettati dal Nord: Pyongyang ha in gran parte interrotto i contatti con Seul.