Terremoto Lazio, paura in Provincia di Viterbo: sciame sismico sul Lago di Bolsena, 12 scosse con epicentro a San Lorenzo Nuovo

Terremoto Lazio, sciame sismico in Provincia di Viterbo: 12 scosse a San Lorenzo Nuovo nei pressi del Lago di Bolsena
MeteoWeb

Dodici scosse di terremoto in poco più di un’ora sul Lago di Bolsena: uno sciame sismico sta interessando la zona più settentrionale della Provincia di Viterbo in serata, cons scosse molto superficiali tra San Lorenzo Nuovo e Grotte di Castro, in una zona ad alto rischio sismico, dove la popolazione sta distintamente avvertendo il suolo tremare.

Ecco le scosse con tutti i dettagli:

  • ore 20:03 – magnitudo 2.3 – profondità 6.1km
  • ore 19:51 – magnitudo 2.5 – profondità 5.4km
  • ore 19:40 – magnitudo 1.7 – profondità 7.3km
  • ore 19:35 – magnitudo 1.6 – profondità 9.3km
  • ore 19:30 – magnitudo 1.2 – profondità 9.9km
  • ore 19:13 – magnitudo 1.3 – profondità 5.9km
  • ore 19:12 – magnitudo 1.3 – profondità 10.2km
  • ore 19:02 – magnitudo 1.9 – profondità 7.0km
  • ore 19:00 – magnitudo 1.1 – profondità 10.4km
  • ore 18:59 – magnitudo 0.8 – profondità 10.0km
  • ore 18:53 – magnitudo 0.9 – profondità 10.7km
  • ore 18:45 – magnitudo 1.6 – profondità 9.5km

Il violento terremoto dell’11 Giugno 1695 e lo tsunami nel Lago di Bolsena

L’11 Giugno 1695 un terremoto sconvolge la cittadina di Bagnoregio che si trova pochi km a nord dell’epicentro. Il sisma, di magnitudo 5.7 ed intensità VIII della Scala Mercalli, viene avvertito anche a Roma ma fortunatamente, data anche la zona poco popolata in cui si sviluppa la sua massima potenza, le vittime accertate si attestano intorno alle 200 unità. A seguito di questo evento, nel vicino Lago di Bolsena si verifica uno tsunami con le acque che invadono le campagne circostanti (Mercalli, 1883). Alcuni storici locali testimoniano di un run-up pari ad almeno 3 metri, forse 4. Non tutti i ricercatori sono concordi sull’altezza delle onde anche perché le testimonianze al riguardo sono alquanto scarse: secondo alcuni le acque sarebbero entrate in profondità nelle campagne circostanti il lago per almeno 3 km (Zecchi, 2006). In ogni caso l’evento è assodato e dovrebbe rappresentare il principale fenomeno di movimento delle acque dovuto ad un terremoto in un lago italiano.

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