L’Italia, all’inizio del Seconda guerra mondiale l’Italia, aveva deciso di dichiararsi “potenza non belligerante“. Roma, però, era per i piani di Hitler strategicamente importante e se gli italiani avessero deciso di passare dalla parte degli Alleati, come tra l’altro era accaduto nella Prima guerra mondiale, avrebbe significato il ritorno allo schieramento del 1915-1918 e al blocco marittimo che, da solo, aveva piegato la Germania del Kaiser Guglielmo II. Il Führer, dunque, iniziò a fare una serie di concessioni agli italiani, come cedere definitivamente sulla questione del Sud-Tirolo: alla fine del 1939 i sudtirolesi furono chiamati a scegliere per l’una o per l’altra nazione: sui 229.000 abitanti della provincia di Bolzano, 166.488 scelsero la Germania impegnandosi a lasciare l’Italia entro due anni; 22.712 optarono per l’Italia e 32.000 non si pronunciarono e restarono nello stato di allogeni.
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Accadde oggi: 80 anni fa l’Italia entrava nella Seconda guerra mondiale dichiarando guerra a Francia e Gran Bretagna
Hitler fece una serie di concessioni all'Italia per averla al proprio fianco: cedette sulla questione del Sud-Tirolo, ma molti sudtirolesi se ne andarono in Germania
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