Nella serata di ieri è stato possibile ammirare anche dall’Italia (meteo permettendo) un fenomeno affascinante: un’eclissi lunare parziale di penombra.
L’eclissi lunare penombrale è stata la seconda dell’anno (dopo quella del 10 gennaio) ed è stata appena percepibile ad occhio nudo (il disco della Luna Piena è stato offuscato leggermente).
L’evento astronomico è stato osservato dal sorgere del satellite: la fase penombrale ha avuto inizio alle 19:44, la fase massima è stata raggiunta alle 21:26, con termine alle 23:07.
L’eclissi è stata “catturata” in tutto il suo splendore dal gruppo astrofili Palidoro, in una foto mozzafiato (in alto): il momento di eclissi è stato realizzato da Antonio Canaveras ed è stato elaborato da Giuseppe Conzo.
Cos’è un’eclissi lunare?
Un’eclissi lunare si verifica solo quando la Luna è in fase di plenilunio: un’eclissi lunare totale può verificarsi solo quando il Sole, la Terra e la Luna sono perfettamente allineati (altrimenti quel che ne risulta è un’eclissi parziale o nulla del tutto). Si possono avere perciò vari tipi di eclissi di Luna, a seconda che la Luna entri totalmente (eclissi totale) o parzialmente (eclissi parziale) nel cono d’ombra, totalmente o parzialmente nel cono di penombra (eclissi penombrale).
In genere l’intero evento richiede due ore. Il satellite transita completamente attraverso l’ombra della Terra ed attraversa prima la fase di penombra, poi di ombra e infine, nuovamente la penombra. E’ sicuramente il tipo di eclissi lunare più osservata e la fase più spettacolare è senza dubbio quella centrale.
Le eclissi lunari totali sono qualcosa di eccezionale. Da quando la Luna si è formata, circa 4,5 miliardi di anni fa, si va allontanando dal nostro pianeta (circa 4 centimetri l’anno). La posizione ora è perfetta: la sua distanza dalla Terra è tale che l’ombra di quest’ultima la ricopre completamente, ma delicatamente. Tra miliardi di anni non sarà più così.