Una balenottera comune di circa 20 metri è stata avvistata questa mattina nelle acque di Catania a circa 200 metri dalla costa. Una motovedetta della Guardia costiera l’ha raggiunta in zona Santa Tecla e giunto in prossimità del mammifero l’equipaggio ha constatato che aveva qualche difficoltà a nuotare e procedeva lentamente a causa della mancanza della pinna caudale. L’Istituto zooprofilattico di Palermo, non potendo intervenire in nessun modo per facilitare il suo transito, ha consigliato di monitorarla lungo il suo percorso per evitare eventuali pericoli per l’incolumità del cetaceo e delle persone che avrebbe incontrato. La Guardia costiera, in attesa di ulteriori indicazioni da parte del referente nazionale per i cetacei, ha continuato a scortare l’esemplare che procede lentamente verso sud. Gli esperti raccomandano di non causare ulteriore stress all’animale avvicinandolo con le barche e di avvertire la Guardia costiera in caso di avvistamento.
In pochi mesi, ha attraversato tutto il Mediterraneo, ma è stanca come spiegano i ricercatori di Tethys. E’ magra, ha i fianchi scavati, sta troppo tempo in superficie. Probabilmente, senza la coda non riesce ad immergersi alla profondità dove si trova il plancton di cui si nutre. Una balenottera può rimanere anche mesi senza mangiare, consumando lo strato di grasso. Probabilmente, sta consumando le sue ultime riserve. Ma non si arrende. La Guardia Costiera la controlla a distanza perché è l’unica cosa che può fare.