“L’estate è la stagione delle occasioni” per fare il pieno di vitamina D: l’invito ad approfittare del sole per fare scorta di questo ormone amico delle ossa arriva da Andrea Giustina, professore ordinario di Endocrinologia al San Raffaele di Milano e presidente Gioseg (Glucocorticoid Induced Osteoporosis Skeletal Endocrinology Group).
“L’estate – sottolinea lo specialista – è la stagione in cui soprattutto nelle nostre attitudini mediterranee c’è un’opportunità importante di esposizione alla luce solare”, alleata della produzione di vitamina D. “L’idea non è quella di un’esposizione intensiva o nelle ore della giornata più calde. Basta un lasso di tempo breve (mezz’ora o un’ora) quando il sole non è particolarmente a picco, conciliando il tutto con i consigli del dermatologo che sconsiglia un’esposizione troppo violenta. Non bisogna esagerare, ma la luce solare è estremamente importante e durante questa stagione si fanno le scorte”.
C’è anche una buona notizia per chi è arrivato alla prova costume con qualche chilo di troppo, perché le forme morbide si rivelano un vantaggio: “Soprattutto le persone in cui c’è un tessuto adiposo ben rappresentato possono fare delle scorte di vitamina D, che è appunto un ormone adiposo, steroideo, e quindi si può legare ai depositi di grasso – spiega Giustina – Per cui se uno ha qualche chilo di troppo non deve colpevolizzarsi perché, almeno per quello che riguarda la vitamina D, è possibile che i benefici dell’esposizione alla luce solare si prolunghino un po’ di più anche nelle buie giornate invernali”.
Cos’è la vitamina D?
La vitamina D si presenta sotto due forme: l’ergocalciferolo, che viene assunto con il cibo, e il colecalciferolo, che viene sintetizzato dal nostro organismo.
A che cosa serve la vitamina D?
La vitamina D è perlopiù sintetizzata dal nostro organismo, attraverso l’assorbimento dei raggi del sole operato dalla pelle. Questa vitamina è un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nell’azione di calcificazione delle ossa. La vitamina D contribuisce inoltre a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.
In quali alimenti è presente la vitamina D?
La vitamina D è scarsamente presente negli alimenti (alcuni pesci grassi, latte e derivati, uova, fegato e verdure verdi). L’unica eccezione è data dall’olio di fegato di merluzzo.
La vitamina D viene in grande parte accumulata dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari e va integrata solo in situazioni particolari, legate alla crescita, alla gravidanza e all’allattamento.
Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina D?
Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’età. Il fabbisogno giornaliero di vitamina D è di 400 unità al giorno, in assenza di fattori di rischio. Le dosi possono variare e arrivare fino a 1.000 unità al giorno in presenza di fattori di rischio o deficit.
Carenza di vitamina D
La mancanza di Vitamina D rende inoltre i denti più deboli e vulnerabili alle carie.
Eccesso di vitamina D
L’eccesso di vitamina D può provocare una calcificazione diffusa a livello dei vari organi, con conseguente vomito, diarrea e spasmi muscolari.
Quali comportamenti possono provocare una carenza di vitamina D?
Dal momento che la maggior parte della vitamina D viene recepita dai raggi del sole, una carenza di questa vitamina può derivare da comportamenti che impediscano l’esposizione al sole, come il vestirsi troppo coperti, l’utilizzare protezioni solari troppo elevate o restare al chiuso per lunghe ore.
La vitamina D viene “dispersa” anche a causa di comportamenti poco sani come l’abuso di alcol e il consumo di sostanze stupefacenti. Inoltre, l’uso di certi farmaci può influire sulla quantità di vitamina D custodita dal nostro organismo.
Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.