Il cambiamento climatico, tra tutti gli altri effetti collaterali, si è portato dietro anche la diminuzione della nebbia e questo non è un bene. La nebbia che scarseggia, infatti, ha anche un riflesso negativo sul benessere delle piante e ora i dati satellitari consentono di quantificare questa minaccia sui sistemi ecologici. Lo hanno evidenziato in un articolo pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters gli esperti dell’Indiana University (IUPUI), che hanno riportato la prima chiara evidenza del collegamento tra i livelli di nebbia e lo stato della vegetazione acquisita grazie al telerilevamento. “Non era mai stato dimostrata prima l’efficacia delle misurazioni ottenute dai satelliti nello studio degli effetti della nebbia sulla salute ecologica di masse terrestri. Si tratta di un grande progresso tecnologico“, ha dichiarato Lixin Wang, docente presso la School of Science dell’Indiana University, aggiungendo che il legame tra nebbia e vegetazione deve essere compreso urgentemente perche’ i cambiamenti climatici stanno riducendo la nebbia in tutto il mondo, dalle foreste di sequoie in California al deserto di Atacama in Cile, fino al deserto del Namib in Namibia. “La perdita della nebbia puo’ rappresentare una minaccia per piante e specie di insetti in queste regioni, maggior parte dei quali non esiste altrove”, precisa Na Qiao, prima firma del documento e studente presso l’IUPUI.
“L’impatto di questo fenomeno e’ gia’ molto chiaro. Se riuscissimo a combinare le nostre conoscenze con il supporto dei dati satellitari potremmo potenzialmente influenzare le politiche di protezione ambientale relative a queste regioni piu’ a rischio”, continua la ricercatrice. “Il nostro studio i basa su dati satellitari ottici e a microonde, ottenuti dalla NASA e dal Geological Survey degli Stati Uniti, insieme a informazioni sui livelli di nebbia dalle stazioni meteorologiche nelle localita’ gestite dal Gobabeb Namib Research Institute nel deserto del Namib, relative al periodo tra il 2015 e il 2017”, spiega ancora Qiao, precisando che dalle misurazioni a microonde e’ emersa una correlazione significativa tra nebbia e crescita delle piante nei pressi della struttura di ricerca, con un aumento del 60 per cento nei periodi con nebbia piu’ frequente.
“Per valutare lo stato della vegetazione abbiamo considerato i dati ottici, sensibili alle alterazione del verde delle piante, ma anche quelli basati sulle microonde, per avere informazioni relative alla massa complessiva delle piante, sulla quantita’ di acqua negli steli e nelle foglie“, osservano i ricercatori. “Il prossimo obiettivo sara’ studiare l’effetto della nebbia sulla vegetazione in periodi di tempo piu’ lunghi, allo scopo di aiutare le previsioni future anche in altre regioni. Un tempo di riferimento piu’ prolungato potrebbe mostrare una relazione ancora piu’ solida tra nebbia e benessere delle piante e potrebbe aiutarci per previsioni piu’ accurate“, conclude Qiao.