Clima: a Milano caldo al di sopra della norma nella primavera del lockdown [DATI]

Secondo le rilevazioni della Fondazione OMD, a Milano la primavera meteorologica 2020 (1° marzo-31 maggio) è stata più calda della norma
MeteoWeb

Più calda della norma e con precipitazioni poco frequenti ma anche molto intense: così è stata a Milano la primavera meteorologica 2020, la stagione compresa tra il 1° marzo e il 31 maggio che sarà ricordata da tutti come quella dell’emergenza sanitaria. Le rilevazioni della Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, in particolare della centralina di Milano Centro (presso la sede centrale dell’Università degli Studi), confermano quindi alcuni comportamenti tipici del meteo degli ultimi anni nel capoluogo lombardo.

Con una temperatura media di 15.6°C, la stagione ha infatti superato di 1.4°C il CLINO, il valore tipico del trentennio di riferimento*, allineandosi così all’andamento dell’ultimo decennio, nel corso del quale tutte le primavere, a eccezione di quella del 2013, hanno fatto registrare valori medi più alti di quelli di riferimento.

Se la temperatura media di marzo, 10.6°C, è stata di soli tre decimi più elevata di quella tipica del periodo, ben più caldi sono stati maggio e soprattutto aprile, con una media rispettivamente di 20°C (contro i 18.7°C del CLINO) e 16.3°C (+2.6°C rispetto al dato di riferimento).

La primavera del 2020 è stata caratterizzata da fasi decisamente più calde della norma, per esempio a cavallo tra la prima e la seconda decade di aprile, ma non sono mancate quelle più fredde, in particolare tra la fine di marzo e gli inizi di aprile.

Il giorno con il maggiore scostamento della temperatura media da quella di riferimento è stato l’11 aprile (sabato prima di Pasqua), che con un valore di 20.1°C ha superato di ben 7.6°C quello tipico della stessa giornata (12.5°C). Il record di differenza in negativo spetta invece al 31 marzo, la cui media di 6.3°C è stata inferiore di oltre 6°C al CLINO.

La temperatura massima assoluta28.8 °C, è stata registrata il 22 maggio, ma un valore notevole sono anche i 26.5°C di massima dell’11 aprile. Il 26 marzo sono state invece rilevate sia la minima assoluta del trimestre (2.7°C) che la temperatura massima più bassa di tutta la stagione (7.8 °C). Da segnalare anche la minima assoluta del mese di aprile, 4.4°C il giorno 2; nel corso dell’ultimo mese del trimestre, invece, la minima non è mai scesa sotto i 12.4 °C (registrati il 2 maggio).

Per quanto riguarda le precipitazioni, il totale di 259.7 mm cumulati nel corso della stagione è stato in linea con il valore tipico del periodo (252.3 mm), ma si è distribuito in maniera differente nell’arco dei tre mesi.

Se a marzo sono caduti 71.1 mm di pioggia (contro i 59.1 del CLINO), dei quali ben 45.2 mm nella sola giornata del 2, il quantitativo cumulato ad aprile è stato di appena 15.3 mm (89.9 il valore di riferimento). Le prime precipitazioni si sono verificate a partire dalla fine della seconda decade dopo 20 giorni consecutivi senza piogge e in tutto il mese ci sono stati solo 4 giorni di pioggia contro la media tipica di 8.8 (si considera giorno di pioggia una giornata nella quale si è registrato almeno 1 mm di precipitazione). Il mese di maggio, al contrario, è stato molto più piovoso, con 173.3 mm cumulati (contro gli 103.3 mm del CLINO): di questi più di 90 sono caduti tra la sera del 14 e le prime ore del 15 nel corso di un vero e proprio nubifragio, accompagnato anche da una grandinata, che ha creato non pochi disagi alla città.

Per quanto riguarda le previsioni per i prossimi giorni, il fine settimana si aprirà all’insegna del sole, ma sempre in un contesto di variabilità; difatti già dalla serata di sabato saranno possibili piogge e temporali diffusi, che ci terranno compagnia anche nella giornata di domenica e agli inizi della prossima settimana.

*L’Organizzazione Meteorologica Mondiale usa come parametro di riferimento la media del trentennio 19812010 definita Climatological Normal (CLINO).

Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo

Costituita nel 2015, la Fondazione promuove e sviluppa programmi di studio e ricerca nel campo della meteorologia e della climatologia applicate, con particolare riferimento all’ambiente urbano e a tutte le attività che in esso si svolgono: dalla pianificazione urbana alla salute pubblica, dall’energia al settore delle costruzioni, dalla progettazione alla logistica e tutto ciò che riguarda la sostenibilità di attività e sistemi antropici.

Svolge inoltre attività didattiche, di sensibilizzazione e divulgazione delle tematiche e dei risultati delle ricerche supportate, con l’obiettivo di valorizzare e rendere disponibile tale patrimonio, a partire da quello della propria biblioteca, che consta di oltre 3.000 titoli tra libri, riviste e pubblicazioni.

Possiede inoltre la Climate Network® una rete nazionale di 50 stazioni meteorologiche urbane di qualità certificata. Dati, rilevazioni e osservazioni ricavati grazie alla rete vengono utilizzati per realizzare e promuovere studi di climatologia e meteorologia in collaborazione con organismi istituzionali e realtà accademiche di rilevanza nazionale ed internazionale.

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