Il coronavirus renderà l’estate 2020 diversa per tutti, bimbi compresi. Per loro, è importante viverla senza paura ma in sicurezza, senza trascurare l’importanza di prevenire i contagi e la necessita’ che i piu’ piccoli hanno di relazionarsi per quanto possibile con i coetanei. E un ruolo importante spetterà ai genitori. Rino Agostiniani, vice presidente della Societa’ italiana di pediatria (Sip), dà il via libera alla vita sociale in gruppi omogenei, sempre gli stessi amichetti in modo da ridurre la possibilita’ che vi sia qualcuno portatore del virus o che in caso cio’ avvenga sia piu’ facile risalire ai contatti, e anche ai pranzi e alle merende da casa in sicurezza sotto l’ombrellone.
Importante e’ non trascurare l’igiene delle mani, mantenere la distanza sociale il piu’ possibile piu’ che far leva sul senso di sicurezza che infonde indossare la mascherina, spiegando ai ragazzi che protegge gli altri piu’ che noi stessi. Proprio sul tema mascherine, secondo i pediatri, circolano troppe fake news.
“Sara’ un’estate in cui dovremo avere precauzioni-spiega Agostiniani-cercare di ridurre la possibilita’ di contagi e trasmissione del virus. La situazione che stiamo vivendo ci accompagnera’ per diversi mesi, anche al rientro a scuola e in inverno oltre che in questa stagione. Per questo bisogna parlare ai bambini, infondere consapevolezza e messaggi chiari, ma che non siano di terrore”. “Questa estate si potra’ andare al mare–prosegue– nei periodi estivi le forme virali come quella del Covid 19 sono forme che hanno modalita’ di trasmissione meno pericolose rispetto ai periodi autunnali o invernali, quando si sta in ambienti chiusi e c’e’ piu’ umidita’. Stare all’aperto, con un clima caldo, secco, rende anche piu’ difficile la trasmissione di goccioline di saliva. Ci sono raccomandazioni di avere attenzione all’igiene delle mani, tra ombrelloni ci sono le distanze da mantenere, ma a un bambino di quattro anni non vieterei mai di andare a giocare sul bagnasciuga con un amichetto. Ci vuole equilibrio e buon senso: concentrare l’attenzione sul rischio infettivo, ma anche sul bisogno di relazioni con gli altri. Al bambino bisogna spiegare di non portare le mani in bocca se si sono toccate troppe cose, di non stropicciarsi troppo gli occhi. Vi sono indicazioni in caso di stretto contatto per i piu’ grandi di indossare la mascherina, ma se si e’ piu’ vicini di un metro“. Promossi dall’esperto anche la montagna, con i suoi spazi aperti molto indicati, e i centri estivi se si rimane in citta’.
Per quello che invece riguarda l’uso delle mascherine, la Sip spiega che i bambini che indossano la mascherina per piu’ ore al giorno non rischiano una carenza di ossigeno. La mascherina, inoltre, non indebolisce il sistema immunitario e non altera la flora intestinale. I pediatri evidenziano che l’uso prolungato della mascherina nei bambini non porta ad alcalosi, in quanto “la quantita’ della propria anidride carbonica respirata da un bambino sano che indossa la mascherina chirurgica e’ pressoche’ impercettibile”. La Sip sottolinea inoltre che “i bambini sani che indossano la mascherina chirurgica per piu’ ore al giorno non rischiano la carenza di ossigeno ne’ la morte per ipossia”. Oltre a non indebolire il sistema immunitario, anzi “la mascherina chirurgica previene il diffondersi delle infezioni e va portata dai bambini per evitare la trasmissione del coronavirus tra soggetti asintomatici”, i pediatri evidenziano inoltre che “non ci sono evidenze scientifiche in letteratura che documentino che un corretto utilizzo della mascherina possa comportare un’alterazione della flora batterica o disbiosi intestinale”. Non tutti i bambini sono obbligati a portarla: sono esentati quelli sotto i 6 anni e i bimbi affetti da disabilita’ non compatibile con un uso prolungato mascherina.